Sul Racconto “La
calamità del cosmo”
Le parole in questione non sono mie, ma sembra che tutti le
abbiano prese come tali. A quei tempi in cui io me ne sono andato, c'erano delle
persone che erano veramente preoccupate per tutti e quindi hanno fatto certe
azioni. In realtà quel periodo di tempo serviva a vedere se i discepoli della
Dafa erano all'altezza della prova, e loro hanno risposto in una varietà di
modi. A quei tempi, si potevano veramente vedere i vari attaccamenti umani in
azione e i comportamenti degli studenti con i pensieri retti forti. Ciò che era
successo ora è passato, e io vedo solo se i discepoli della Dafa possono farcela
o meno alla fine.
Un racconto, tuttavia, è solo un racconto; non è che uno dei
molti modi che i discepoli della Dafa hanno usato per convalidare la Dafa e
salvare esseri senzienti. Anche se i contenuti di un racconto possono includere
cose che i discepoli della Dafa sono arrivati a comprendere attraverso la
coltivazione, non possono essere presi come un documento storico. Se io non
avessi parlato del processo di rettifica della Fa, anche gli Dei ne saprebbero
di poco.
Quello che vi voglio dire è questo:
avete superato delle grandi prove e tribolazioni per arrivare dove siete oggi.
Assicuratevi di non permettere che la vostra mente e il vostro cuore ondeggino
come canne di uno stagno, mosse dal primo alito di vento.
Li Hongzhi 10 maggio 2007
Nota: Ciò che segue
è l'estratto rilevante del racconto citato:
Lu Qing
prese il fax che gli veniva passato e lo osservò attentamente. Sul foglio, più o
meno di formato A4, c'erano solo poche brevi righe. Lu non si ricordava
esattamente cosa ci stava scritto e sapeva soltanto che l'idea generale era:
“Non avete bisogno di chiedere chi io sia – i discepoli della Dafa lo dovrebbero
tutti sapere. Non permetteremo assolutamente che la Grande Legge dell'universo
venga attaccata nel mondo umano. Fatevi avanti immediatamente per proteggere la
Dafa, e andate immediatamente a Pechino e dai governi provinciali. Chiunque a
questo punto non si faccia avanti ancora, non è più un mio discepolo”.
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