Quello
dell'uccidere è un argomento molto delicato. A questo proposito c'è una
regola rigorosa a cui i praticanti si devono attenere, non possono uccidere.
Che si tratti della scuola buddista, della scuola taoista o delle pratiche
qimen, qualunque sia la scuola o disciplina, per le vere scuole di
coltivazione la proibizione di uccidere è assoluta. Non ci sono eccezioni,
poiché le conseguenze di un tale atto sarebbero molto gravi. Dobbiamo
spiegarlo in dettaglio. Nel buddismo originale, "uccidere" si riferiva
principalmente all'uccisione di esseri umani che è il caso più grave. In
seguito fu considerato grave anche uccidere grandi creature, come i grandi
animali domestici e altre creature piuttosto grandi. Perché nel mondo della
coltivazione, uccidere è considerato un atto molto grave? Un tempo nel
buddismo si diceva che le vite che venivano uccise, pur non dovendo morire,
diventavano anime solitarie e fantasmi vagabondi. Ed è a quegli spiriti che
il vecchio detto "liberare le anime dal Purgatorio" si riferisce. Se questi
esseri non venissero liberati dal purgatorio, soffrirebbero la fame e la
sete e per loro sarebbe terribilmente dura. Ecco che cosa insegnava un
tempo il buddismo.
Noi diciamo
che, quando una persona fa del male a un'altra, deve ricompensarla con una
grande quantità di de. Normalmente questo è ciò che avviene, quando
ci si appropria di un bene altrui. Ma se si toglie improvvisamente la vita a
una creatura, che si tratti di un animale o di un qualsiasi altro essere, si
genera un karma assai grande. In passato ci si riferiva
principalmente all'uccisione di un essere umano, il che generava un karma
molto grande. Ma anche uccidere una creatura qualsiasi non è meno grave e
genera direttamente un karma considerevole. Per i praticanti, in
particolare, durante il loro processo di coltivazione, vengono predisposte
delle piccole prove ai differenti livelli. Tutte queste prove derivano dal
proprio karma e sono tutte tribolazioni poste a livelli differenti
per farvi progredire. Fintanto che migliorerete la vostra xinxing,
sarete in grado di superarle. Ma se vi arrivasse addosso all'improvviso una
quantità di karma talmente grande, come potreste farcela? Con il
vostro livello di xinxing non sareste proprio in grado di
affrontarla, e quella potrebbe essere la fine della vostra coltivazione.
Abbiamo
scoperto che nel momento in cui una persona viene alla luce, nascono
simultaneamente in un determinato ambito di questo spazio cosmico numerosi
suoi duplicati. Essi hanno lo stesso aspetto, portano lo stesso nome e fanno
più o meno le stesse cose di questa persona, per questo si possono
considerare come facenti parte di un unico essere. Ma allora nasce un
problema, quando uno degli esseri (e questo vale anche per la vita dei
grandi animali) muore all'improvviso - mentre i suoi duplicati nelle altre
dimensioni devono ancora completare il percorso vitale loro destinato e
hanno ancora molti anni da vivere - resta senza un luogo in cui sostare ed è
costretto a vagare negli spazi dell'universo. In passato, si diceva che
costoro diventavano anime solitarie e fantasmi vagabondi, che avrebbero
sofferto la fame e la sete e che sarebbe stata terribilmente dura per loro.
E forse è proprio così, e noi abbiamo visto che si trovano veramente in una
situazione terribile. Sono costretti ad attendere e attendere, fino a quando
tutti gli altri duplicati che si trovano nelle altre dimensioni avranno
completato il tragitto della loro vita, e tutti insieme potranno trovare la
loro destinazione finale dove sostare. Più lunga è l'attesa e più dovranno
soffrire. Più soffriranno e più karma creato dalle loro sofferenze
si accumulerà sul corpo della persona che li ha uccisi. Quindi pensateci,
quanto karma porterà questo su di voi? Ecco ciò che abbiamo visto con
i nostri poteri.
Abbiamo
osservato anche che, alla nascita di una persona e in una specifica
dimensione, il profilo completo della sua esistenza è già tracciato. In
altre parole, la sua intera vita è già registrata, ciò che deve fare in
questo o quel momento e così via è già lì. Chi ha pianificato la sua vita
allora? Evidentemente sono stati degli esseri superiori. Per esempio, dalla
sua nascita nella società umana ordinaria questa persona appartiene a una
certa famiglia, frequenta una certa scuola e troverà più tardi un certo
lavoro presso una certa impresa, e tramite il suo lavoro stabilirà delle
relazioni in tutti gli ambiti sociali. Questo significa che la disposizione
dell'intera società è pianificata in quel modo. Tuttavia, se questa persona
muore all'improvviso, non in accordo con il piano specifico originario, e le
cose vengono cambiate, quell'essere superiore non lascerà stare chiunque
abbia disturbato questo piano. Pensiamoci, in quanto coltivatori dobbiamo
coltivare verso i livelli elevati, ma se quell'essere superiore non lo
lascerà stare, potrà ancora coltivare? Anche i livelli di alcuni maestri non
sono così elevati come quello degli esseri superiori che programmano queste
cose, quindi perfino il suo maestro andrà incontro al disastro e sarà
gettato giù in fondo. Allora pensateci: possiamo considerarlo un problema di
poco conto? Per questo motivo per qualcuno sarà veramente difficile
coltivare, dopo aver fatto una cosa simile.
Ora, fra gli
studenti della Falun Dafa, alcuni potrebbero aver combattuto
in tempo di guerra. Le guerre sono una condizione provocata da grandi
mutamenti celesti, voi non siete che un elemento nell'ambito di queste
circostanze. Se nessuno facesse una mossa in presenza di questi mutamenti
celesti, non si verificherebbero quelle circostanze nel mondo ordinario e
nemmeno si potrebbero chiamare cambiamenti celesti di portata cosmica.
Quegli eventi avvengono in base a mutamenti di ordine superiore, e così voi
non potete essere considerati totalmente responsabili delle cose che
accadono. Qui stiamo parlando del karma generato, quando insistete
nel commettere cattive azioni per il vostro interesse personale o a
beneficio di voi stessi, oppure per cose che vi riguardano direttamente.
Tutto ciò che si riferisce ai grandi mutamenti che influenzano tutto
l'immenso spazio e le circostanze generali della società, non è considerato
un problema che vi riguardi.
Uccidere può
generare molto karma. Alcuni pensano: «Non posso uccidere gli esseri
viventi, ma sono io che cucino in casa. Se non uccido più, che cosa mangerà
la mia famiglia?» Non scenderò in questi particolari specifici. Io insegno
la Fa ai praticanti, non sto insegnando casualmente alla gente comune
come vivere la propria vita. Riguardo ai problemi specifici, valutateli
semplicemente secondo la Dafa e fate le cose nel modo in cui ritenete
giusto. Le persone comuni possono fare ciò che vogliono, quelle sono cose
della gente comune. Non è possibile che tutti si mettano veramente a
coltivare. Tuttavia i praticanti devono stabilire per sé stessi degli
standard elevati, quindi questi sono requisiti stabiliti per i praticanti.
Non soltanto
gli esseri umani e gli animali sono dotati di vita, ma anche le piante.
Qualsiasi sostanza nelle altre dimensioni appare come una forma vivente.
Quando il vostro terzo occhio sarà aperto al livello della visione della
Fa, scoprirete che le pietre, i muri o qualunque altra cosa, tutti vi
parlano e vi salutano. Alcuni potrebbero chiedersi: «Ma allora, i cereali e
gli ortaggi che noi mangiamo sono tutti dotati di vita… e che dobbiamo fare
con le mosche e le zanzare che entrano in casa? In estate le punture delle
zanzare sono molto fastidiose, dovremmo lasciarci pungere senza reagire o
guardare le mosche che si posano sul cibo senza poterle schiacciare?» Io vi
dico che non possiamo uccidere degli esseri viventi arbitrariamente e senza
motivo, ma non dobbiamo neanche comportarci come santarellini sempre
all'erta, attenti a ogni sorta d'inezie che per paura di schiacciare
qualche formica, camminano saltellando di qua e di là. Vivere così sarebbe
veramente troppo faticoso. Non sarebbe un nuovo attaccamento? Voi potreste
anche, avanzando a balzi, evitare le formiche, ma schiaccereste quantomeno
una moltitudine di microrganismi. A livello microcosmico, ci sono
innumerevoli esseri viventi di taglia infinitesima, funghi e batteri, che
magari schiacciate e uccidete camminando. Allora non dovremmo più vivere,
giusto? Non vogliamo essere quel tipo di persone. Non potremmo coltivare in
quel modo. Noi dobbiamo concentrarci sul quadro generale e coltivare con
dignità e rettitudine.
Noi esseri
umani abbiamo il diritto di sostenere le nostre vite. Quindi, l'ambiente in
cui viviamo deve soddisfare le esigenze della vita umana. Non dobbiamo
ferire intenzionalmente degli esseri viventi, ma non dobbiamo nemmeno farci
limitare eccessivamente da dei dettagli insignificanti. Per esempio, anche
gli ortaggi e i cereali coltivati sono vivi, ma non possiamo per questa
ragione smettere di mangiare e bere. Come potremmo coltivare allora? Bisogna
considerare il quadro generale. Per esempio, quando camminate, le formiche e
gli insetti s'infilano sotto i vostri piedi e si fanno schiacciare. È
possibile che per questi insetti sia giunto il tempo di morire, perché voi
non li avete feriti intenzionalmente. Nel mondo degli organismi e dei
microrganismi c'è anche un problema d'equilibrio ecologico, e se ce ne
fossero troppi si diffonderebbero senza controllo. Noi parliamo di coltivare
apertamente e con dignità. Se ci sono mosche o zanzare in casa, possiamo
scacciarle e installare delle zanzariere alle finestre per impedire che
entrino. Ma se non riuscite a scacciarle, pazienza se le ammazzate. Se gli
insetti pungono le persone e fanno loro del male nelle loro case, è normale
che li scacciamo. Se non ci riusciamo, non possiamo starcene lì a guardarli
pungere le persone. Voi siete praticanti, per voi non è un problema, siete
immuni, ma gli altri membri della vostra famiglia non coltivano. Sono
persone comuni e per loro esiste sempre il problema delle malattie
contagiose. Non potete guardare le zanzare pungere il viso del vostro bimbo
senza prendere delle contromisure.
Vi faccio un
esempio. C'è una storia su Sakyamuni, nei suoi primi anni d'insegnamento. Un
giorno, nella foresta, volle fare un bagno. Chiese a un discepolo di pulire
la vasca. Questo discepolo arrivò sul posto e vide che la vasca era piena
d'insetti, per pulirla avrebbe dovuto ucciderli. Tornò da Sakyamuni e gli
disse che la vasca era ricoperta d'insetti. Senza guardarlo, Sakyamuni
disse: «Va a pulire la vasca da bagno». Il discepolo ritornò sul posto e non
sapeva da dove cominciare, perché se avesse cominciato a pulire la vasca,
gli insetti sarebbero stati uccisi. Tornò di nuovo da Sakyamuni e chiese:
«Venerabile Maestro, la vasca da bagno è ricoperta d'insetti; se la pulisco
li ucciderò». Sakyamuni gli diede un'occhiata e disse: «Ciò che ti ho
chiesto è pulire la vasca da bagno». Il discepolo all'improvviso comprese e
andò subito a pulire la vasca. Questa storia illustra un punto, non è perché
ci sono degli insetti nella vasca da bagno che non dobbiamo nemmeno più
lavarci; non è perché ci sono delle zanzare che dobbiamo traslocare; non è
neanche perché i cereali e gli ortaggi sono vivi che dobbiamo stringere la
cinghia e smettere di bere o di mangiare. Non è questa l'idea. Noi dobbiamo
tenere queste cose nella giusta prospettiva e coltivare con dignità e
rettitudine. Fin quando non facciamo intenzionalmente del male a cose
viventi, va bene. Al tempo stesso, gli esseri umani hanno bisogno dei loro
spazi per vivere e delle loro condizioni di vita, che devono essere
conservate e protette. Gli esseri umani hanno bisogno di sostenere le loro
vite e di vivere normalmente.
In passato
c'erano dei falsi maestri di qigong che dicevano che si poteva
uccidere il primo e il quindicesimo giorno del calendario lunare, mentre
altri dicevano perfino che andava bene uccidere gli animali a due zampe,
come se i bipedi non fossero vivi. Se uccidere il primo e il quindicesimo
giorno del mese lunare non significa uccidere, significa forse zappare la
terra? Potete capire come alcuni maestri di qigong siano falsi,
semplicemente dai loro discorsi e dai loro comportamenti, da ciò che dicono
e da ciò che cercano. I maestri di qigong che parlano così sono
sovente posseduti. Guardate come mangiano il pollo quei maestri di qigong
posseduti da degli spiriti di volpi, lo divorano senza nemmeno sputarne le
ossa.
Uccidere
non soltanto genera una gran quantità di karma, ma coinvolge anche la
compassione. In quanto coltivatori non dovremmo essere compassionevoli?
Quando la nostra compassione emergerà, probabilmente vedremo che tutti gli
esseri viventi stanno soffrendo e che tutti soffrono. Incontrerete questa
situazione.
Anche il
mangiare carne è una questione molto delicata, ma mangiare carne non
significa uccidere. Voi state imparando la Fa già da un certo tempo e
non vi abbiamo chiesto di astenervi dal mangiare carne. Non appena entrate
nei corsi di molti maestri di qigong, loro vi dicono che da quel
momento in poi non potete più mangiare carne. Voi potreste pensare: «Devo
smettere immediatamente di mangiare carne? Non sono ancora pronto». Può
darsi che oggi, a casa vostra, si stia cucinando del pollo o del pesce e che
il profumo sia delizioso, ma voi non potete mangiarne. Lo stesso vale per le
vie religiose di coltivazione, niente carne. Anche le comuni pratiche
buddiste e alcune pratiche taoiste proibiscono la carne. Noi non vi
chiediamo di farlo, ma diamo degli insegnamenti a riguardo. Che cosa
diciamo, allora? Nella nostra pratica è la Fa che raffina il
praticante; e nelle pratiche in cui è la Fa a raffinare il
praticante, nel corso della pratica si manifestano certi stati prodotti dal
gong e dalla Fa, e a differenti livelli si manifestano
differenti stati di coltivazione. Un giorno - o magari oggi, al termine
della lezione - alcuni di voi si troveranno in uno stato tale per cui non
potranno più mangiare carne. L'odore della carne provocherà loro la nausea;
se ne mangeranno, verrà loro da vomitare. Non è che qualcuno vi obblighi a
non mangiarne o che voi stessi vi tratteniate dal farlo, ma è un rifiuto che
proviene da dentro di voi. Quando raggiungerete quel livello, il vostro
gong produrrà un effetto tale per cui non potrete più mangiarne. Se la
manderete giù, la vomiterete veramente.
Tutti i
nostri studenti veterani sanno che si presenterà uno stato simile nella
coltivazione della Falun Dafa e nei diversi livelli si
presentano stati di coltivazione differenti. Ci sono studenti che hanno una
gran voglia di mangiare carne e sono fortemente attaccati a questa abitudine
e normalmente ne mangiano in grandi quantità. Mentre altri praticanti
trovano la carne sgradevole, per loro non lo è e possono ancora mangiarne.
Cosa fare per aiutarli a togliersi questo attaccamento? Avranno mal di
stomaco se ne mangeranno, mentre non l'avranno se si asterranno dal
mangiarla. Si presenterà una situazione del genere, e starà a significare
che non dovrebbero mangiarne. Questo vuole forse dire, che da oggi in poi i
nostri praticanti non potranno più avere a che fare con la carne? Non è
così. Come dobbiamo porci allora rispetto a questo problema? Il non
mangiare più carne deve sorgere veramente da dentro di voi. A quale scopo?
La regola dell'astinenza dalla carne imposta a coloro che coltivano e
praticano nei monasteri, ha in realtà lo stesso scopo della nostra
impossibilità indotta di mangiarne, che è quello di eliminare nell'essere
umano quel desiderio e quell'attaccamento.
Se non ci
fosse della carne nel piatto, alcune persone riuscirebbero a mala pena a
deglutire un boccone. Quelle sono le voglie di una persona comune. Una
mattina a Changchun, mentre attraversavo l'ingresso posteriore del Parco
della Vittoria, tre persone stavano uscendo, parlando forte. Uno di loro
diceva: «Ma che razza di qigong è questo? Non ti lasciano mangiare
carne? Io preferisco vivere dieci anni di meno piuttosto che rinunciarci».
Che desiderio intenso! Riflettete, un desiderio di questo tipo non va
eliminato? Certamente sì. Ciò che una persona fa nel corso della
coltivazione è liberarsi dai propri desideri e attaccamenti. Per parlare
chiaramente, se il desiderio di mangiare carne non viene eliminato, non
diventa quello un attaccamento che non è stato rimosso? Potrete raggiungere
il perfetto compimento della coltivazione? Così, fintanto che c'è un
attaccamento, bisogna eliminarlo. Ma questo non vuol dire che non sarete più
in grado di mangiare carne. Lo scopo non è quello d'impedirvi di mangiare
carne; lo scopo è quello di non lasciarvi avere quell'attaccamento. Se
eliminate quell'attaccamento durante il tempo in cui non potete mangiare
carne, sarete capaci di mangiarne di nuovo più tardi. L'odore della carne
non vi sembrerà più sgradevole e il suo gusto non vi infastidirà più, a quel
punto sarete nuovamente in grado di mangiarla e non sarà più un problema.
Quando
potrete mangiarne di nuovo, il vostro attaccamento sarà stato eliminato e la
vostra voglia di carne sarà scomparsa. Ma sarà avvenuto un gran cambiamento,
questi cibi non vi sembreranno più così deliziosi. Se in casa li
prepareranno, li mangerete; se non li prepareranno, non vi mancheranno. Non
vi sembrerà più così buona. Si manifesterà questo stato. Ad ogni modo,
coltivare in mezzo alla gente comune è veramente complicato. Se a casa
vostra si cucina carne tutti i giorni, dopo un certo tempo la troverete
nuovamente buona e il ciclo si ripeterà. Questo ciclo potrebbe ripetersi
anche per diverse volte durante l'intero processo di coltivazione, e
all'improvviso potreste non essere di nuovo in grado di mangiare carne.
Quando non riuscirete a mangiarla, non mangiatene, voi non sarete proprio in
grado di mangiarla; se la mangiate, vomiterete. Quando sarete di nuovo in
grado di mangiarla, fatelo. Lasciate che le cose avvengano naturalmente. Il
punto non è quello di mangiare carne oppure no, la chiave sta
nell'abbandonare quell'attaccamento.
Nella nostra
scuola della Falun Dafa si progredisce molto velocemente.
Fintanto che migliorerete la vostra xinxing, sarete in grado di
superare rapidamente ciascun livello. Alcune persone non sono troppo
attaccate alla carne già all'inizio, a loro poco importa che ci sia carne
oppure no. A queste persone bastano una o due settimane per eliminare
quell'attaccamento. Per altre, ci vorrà un mese, due, tre o anche sei mesi,
e solo in qualche caso veramente particolare ci vorrà più d'un anno prima
che possano di nuovo mangiare carne. La carne ora è diventata un elemento
importante nell'alimentazione umana. Tuttavia, coloro che coltivano a tempo
pieno nei monasteri non dovrebbero mangiarla.
Vediamo come
il buddismo considera la questione del mangiare carne. Agli inizi, il
buddismo originale non proibiva l'assunzione della carne. A quel tempo,
quando Sakyamuni portava i suoi discepoli nella foresta a coltivare
assiduamente, non esisteva assolutamente alcun precetto che proibisse
l'assunzione della carne. Perché? Perché, quando Sakyamuni trasmetteva la
Fa più di 2500 anni fa, la società umana era molto poco sviluppata.
Alcune regioni praticavano l'agricoltura, ma molte altre no. La superficie
delle terre coltivate era molto ridotta; c'erano foreste dappertutto, le
riserve di cereali erano molto limitate. La gente d'allora appena uscita
dalla società primitiva, viveva soprattutto di caccia e si nutriva di carne.
Per far perdere il più possibile ai suoi discepoli gli attaccamenti umani,
Sakyamuni non permetteva loro di avvicinarsi a cose come il denaro e i beni
materiali. Egli li guidava a mendicare il cibo e l'elemosina, essi
mangiavano tutto ciò che veniva loro dato. In quanto coltivatori, non
potevano scegliere il loro cibo. Il cibo che la gente dava loro poteva
probabilmente contenere della carne.
In effetti,
nel buddismo originale alcuni cibi erano considerati tabù. Quindi la
proibizione di certi cibi risale al buddismo originale, ma oggi la gente
dice che la carne è un "cibo tabù". La verità è che, a quel tempo, "cibo
tabù" non significava la carne, ma altri alimenti come lo zenzero, le
cipolle, l'aglio, ecc. Perché erano considerati tabù? Ai giorni nostri,
persino molti monaci non sanno darne una spiegazione chiara. Dato che molti
di loro non coltivano realmente, non sono a conoscenza di molte cose. La
pratica che Sakyamuni trasmise veniva chiamata "Precetto, Concentrazione,
Saggezza". "Precetto" significava sbarazzarsi di tutti i desideri della
gente comune. "Concentrazione" significava praticare la coltivazione
meditando con una mente tranquilla e rimanendo in totale immobilità. Per
questo tutto ciò che poteva disturbare la concentrazione o impedire la
coltivazione era considerato una grave interferenza. Chi mangiava cipolle,
zenzero o aglio emanava un forte odore. A quel tempo, quando i monaci
meditavano nelle foreste o nelle grotte, si sedevano in cerchio in gruppi di
sette od otto, uno vicino all'altro. Se qualcuno avesse mangiato tali
alimenti avrebbe emanato un odore forte e molto acre, che avrebbe disturbato
la meditazione degli altri e la loro capacità di entrare nello stato di
quiete interiore, per cui avrebbe interferito gravemente con la pratica
degli altri. Per questo motivo esisteva quel precetto, tali cibi erano
considerati tabù e quindi proibiti. Numerosi esseri che si sviluppano dal
corpo umano tramite la coltivazione vengono veramente disturbati da questi
odori così forti. Le cipolle, l'aglio e lo zenzero possono anche stimolare
le voglie di una persona. Se ne mangiate in grandi quantità, potrebbero
creare una dipendenza. Ecco perché vennero considerati tabù.
In passato,
quando molti monaci si trovarono a un livello molto elevato nella loro
coltivazione, avendo raggiunto uno stato di Liberazione completa o parziale,
si resero conto che questi precetti nel processo di coltivazione avevano
poca importanza. Se si riesce a eliminare l'attaccamento, l'oggetto fisico
non è di per sé influente, ciò che interferisce realmente con le persone è
l'attaccamento. Per questo motivo, monaci eminenti nel corso di diverse
generazioni scoprirono che il fatto di mangiare carne non è il punto
cruciale. Il vero problema è sapervi rinunciare oppure no; liberati
dall'attaccamento si può assumere qualunque alimento per nutrirsi. Molte
persone si sono abituate così, perché hanno coltivato a lungo in quel modo
nei monasteri. Inoltre, non è più questione di un semplice precetto, ma è
diventata una regola stabilita nei monasteri, mangiare carne è quindi
assolutamente proibito e le persone si sono abituate a coltivare in quel
modo. Parliamo del monaco Ji Gong. In certe opere letterarie è stato messo
veramente sotto la luce dei riflettori; sebbene la carne fosse proibita per
i monaci, egli ne mangiò. Ne fecero un caso unico. Ma la verità è che, dopo
essere stato scacciato dal monastero Lingyin, per lui il cibo era diventato
un vero problema ed era in gioco la sua sopravvivenza. Per riempirsi lo
stomaco mangiava tutto ciò che gli capitava; cercava solo di riempirsi lo
stomaco, senza nessun attaccamento particolare a un qualsiasi cibo, quindi
non era un problema. Egli era giunto a quello stadio della coltivazione e
aveva compreso quella verità. In realtà, Ji Gong mangiò carne solo poche
volte, forse una o due. Non appena si parla del monaco che mangiava carne,
gli scrittori diventano subito interessati, dato che più il soggetto è
sensazionale, più i lettori vorranno leggerlo. L'arte deve trascendere la
vita, così almeno dicono loro, e così hanno diffuso ampiamente quei fatti.
La verità è che, quando si è realmente abbandonato quell'attaccamento, non
importa più con che cosa ci si riempia la pancia.
Nel Sud-est
asiatico e nelle province meridionali del nostro paese, come il Guangdong e
il Guangxi, alcuni buddisti laici non dicono di coltivare il Budda - è come
se l'espressione "coltivare il Budda" fosse fuori moda. Ma dicono d'essere
vegetariani o di non mangiare carne. Ciò che loro intendono è che il fatto
di essere vegetariani li qualifica come coltivatori del Budda. Essi riducono
la coltivazione del Budda a un qualcosa di così semplice. Pensate forse di
poter diventare un Budda, comportandovi semplicemente da vegetariani?
Sapete, quello è solo un tipo di attaccamento, è solo un desiderio. Quindi avete eliminato solo quell'attaccamento, quel particolare
attaccamento. Occorre eliminare l'invidia, lo spirito di competizione,
l'eccesso d'euforia, il desiderio di mettersi in mostra, tutti gli
attaccamenti. La gente ha tanti attaccamenti. Dovete liberarvi di tutti i
vostri attaccamenti e di tutti i desideri, solo allora potrete veramente
raggiungere il perfetto compimento della coltivazione. Si può diventare un
Budda con la coltivazione, avendo abbandonato soltanto l'attaccamento al
mangiare carne? Non è l'idea giusta.
Per quanto
riguarda il mangiare, non bisogna essere attaccati a nessun tipo d'alimento,
non solo alla carne. Alcuni dicono: «Questo proprio mi piace». Bene,
anche questo è un desiderio. Arrivato a un certo livello, un coltivatore non
avrà più quel tipo di attaccamento. Certamente, io vi sto insegnando una
Fa di livello molto elevato, basandomi su differenti livelli di
coltivazione e integrandoli fra loro. È impossibile raggiungere quel punto
in un colpo solo. Diciamo che avete voglia di mangiare proprio un certo
cibo; quando avrete raggiunto il punto in cui quell'attaccamento dovrà
essere eliminato, non sarete più in grado di mangiarlo. Se lo farete, il suo
sapore non sarà giusto. Chissà quale gusto avrà. Quando lavoravo in
fabbrica, la mensa era sempre in perdita fino al punto di chiudere i
battenti. Tutti allora si portavano da casa il proprio pasto. Era sempre
un gran daffare doverselo preparare al mattino, prima di correre al lavoro.
Qualche volta mi compravo due pani cotti al vapore e un pezzo di formaggio
di soia con la salsa di soia. In teoria un pasto così leggero dovrebbe
essere okay, ma non andava comunque bene mangiare sempre la stessa cosa -
quell'attaccamento doveva essere eliminato. Al solo vedere il formaggio di
soia, mi veniva l'acidità di stomaco e non potevo più mangiarne. Era per
impedirmi di attaccarmi. Naturalmente questo può succedere solo quando si
raggiunge un certo livello nella coltivazione, non accade all'inizio.
La scuola
buddista proibisce gli alcolici. Avete mai visto un Budda con una bottiglia
di vino in mano? Mai. Io vi ho detto che, se non riuscite a mangiare carne,
non sarà un problema se ne mangerete nuovamente in futuro, quando avrete
abbandonato quell'attaccamento coltivando tra la gente comune. Però, quando
avrete abbandonato le bevande alcoliche, non dovrete berne di nuovo. Un
praticante non ha forse il gong nel suo corpo? Gong d'ogni
tipo e forma. Alcuni poteri si manifestano sulla superficie del vostro corpo
e sono completamente puri. Appena bevete alcolici essi abbandonano il vostro
corpo e in un batter d'occhio scompaiono. Non rimarrà più nulla sul vostro
corpo, perché non possono sopportarne l'odore. Il vizio di bere è
un'abitudine assai brutta, poiché l'alcol può alterare il vostro
ragionamento. Perché alcuni praticanti del Grande Tao bevono nel
corso della loro coltivazione? Perché non coltivano la coscienza principale
e cercano di anestetizzarla con l'alcol.
Alcune
persone considerano il bere tanto importante quanto la loro stessa vita,
altre si abbandonano al vizio di bere, e altre ancora hanno bevuto così
tanto da essere ormai intossicate. Se non ci fossero alcolici, non
vorrebbero nemmeno mangiare, non possono fare a meno di una bevanda
alcolica. In quanto praticanti, non dobbiamo comportarci in quel modo. Bere
alcolici crea sicuramente una dipendenza, è un desiderio. L'alcol stimola i
nervi della dipendenza, più se ne beve, più cresce la dipendenza. In quanto
praticanti, dobbiamo riflettere: non dovremmo eliminare quell'attaccamento?
Bisogna abbandonarlo. Alcuni allora potrebbero pensare: «Non ce la faccio;
io devo sempre intrattenere gli ospiti», oppure «Io mi occupo di pubbliche
relazioni e devo incontrarmi sempre con i clienti. Non è facile fare gli
affari senza bere». Io dico che non è necessariamente così. In generale,
quando si tratta d'affari, specialmente con gli stranieri, ognuno sceglie la
propria bevanda; voi potete ordinare una bevanda analcolica, uno dei vostri
interlocutori un'acqua minerale, un altro una birra. Nessuno cercherà di
farvi ingoiare nulla per forza. Voi fate la vostra scelta e bevetene la
quantità che volete. Queste cose sono ancora meno pressanti tra gli
intellettuali. Le cose vanno così di solito.
Anche fumare
è un attaccamento. Alcune persone dicono che fumare può tirarle su. Direi
che questo è prendere in giro sé stessi. Quando si sentono stanchi nel loro
lavoro o scrivendo qualcosa, vogliono fare una "pausa sigaretta". Pensano di
essere più svegli dopo avere fumato. In realtà non è quella la ragione, è
perché si sono prese un momento di riposo. La mente della gente può
suscitare una falsa impressione e creare l'illusione. Dopo di ché si formerà
un vero e proprio concetto e l'impressione erronea che fumare li abbia
tirati su. Ma non è stato assolutamente il fumo a creare quell'effetto;
fumare non dà alcun beneficio al corpo umano. Se una persona ha fumato a
lungo, i medici potranno verificare facendo un'autopsia, che la trachea e i
polmoni sono tutti neri.
Noi
praticanti non vogliamo forse purificare il nostro corpo? Dobbiamo
purificarlo costantemente per progredire verso i livelli più elevati.
Perché allora continuate a introdurre fumo nel vostro corpo? Non è
l'opposto di ciò che stiamo tentando di fare? Fumare, inoltre, è anche un
forte desiderio. Alcune persone sanno che è dannoso e tuttavia, non
riescono a smettere. Vi posso dire che in realtà è perché non sono guidati
da giusti pensieri, così non è facile per loro liberarsene. Considerandovi
dei coltivatori e trattandolo come un attaccamento, provate oggi a
eliminarlo e vedete se riuscite a farcela. Io rivolgo l'invito pressante a
chi vuole sinceramente coltivare di smettere subito di fumare e vi assicuro
che ci riuscirete. Entro il campo di questo corso nessuno pensa a fumare. Se
volete smettere, io vi garantisco che ci riuscirete e quando riaccenderete
una sigaretta, essa non avrà più un buon sapore. Leggere questa lezione nel
libro avrà lo stesso effetto. Naturalmente, se non volete coltivare non c'è
problema, non cercheremo di fermarvi, ma se volete essere dei coltivatori,
penso che fareste meglio a smettere. Una volta ho fatto questo esempio:
qualcuno ha mai visto un Budda o un Tao seduti con una sigaretta che
penzola dalle loro labbra? Che ridere! Ora che siete dei coltivatori, qual è
il vostro obiettivo? Non dovreste smettere? Per questo vi ripeto che, se
volete coltivare, fareste meglio a smettere. Fumare fa male al vostro corpo
ed è anche un desiderio. È proprio il contrario di ciò che è richiesto a un
coltivatore.
Quando
insegno la Fa, parlo frequentemente dell'invidia. Perché? Perché
l'invidia in Cina si manifesta in modo veramente forte, tanto che la gente
si è abituata e non se ne rende più conto. Perché i cinesi sono così
fortemente invidiosi? C'è una ragione. In passato il popolo cinese è stato
fortemente influenzato dal Confucianesimo e la loro personalità è diventata
piuttosto introversa. I cinesi non dimostrano né la loro collera, né la loro
gioia. Per loro è un punto d'onore dotarsi di autocontrollo e di
sopportazione. Queste caratteristiche si sono radicate in modo così
profondo, da far assumere in generale al nostro popolo un carattere
fortemente introverso. Un simile carattere ha ovviamente i suoi aspetti
positivi, come l'essere intelligenti mantenendo al contempo un basso
profilo. Ma ha anche degli inconvenienti che possono creare delle
situazioni spiacevoli. Specialmente in questo periodo di fine Fa,
questi aspetti negativi diventano ancora più evidenti, l'invidia della gente
può peggiorare. Se qualcuno riceve delle buone notizie, quando gli altri
vengono a saperlo, sono immediatamente divorati dall'invidia. Se qualcuno
riceve un premio al lavoro o altrove, o ottiene qualche beneficio, non osa
nemmeno parlarne nel timore di turbare coloro che ne verranno a conoscenza.
Gli occidentali la chiamano "invidia orientale" o "invidia asiatica".
L'intera regione asiatica è stata profondamente influenzata dal
Confucianesimo cinese e quest'invidia si manifesta quasi ovunque, ma solo in
Cina si manifesta così intensamente.
Questa
invidia è in qualche modo collegata alla nozione di egualitarismo assoluto
praticato in passato. "Dopo tutto, se il cielo ci casca sulla testa moriremo
tutti; tutti devono condividere i benefici in parti uguali; tutti devono
ricevere un identico aumento di salario". La logica sembra giusta - tutti
sono trattati in uguale misura. Ma come possono essere tutti uguali? I
lavori sono diversi, l'impegno e le responsabilità che ognuno si assume sono
diversi. Vedete, nel nostro universo esiste un principio chiamato: "Nessuna
perdita, nessun guadagno". Per guadagnare qualcosa, bisogna perdere
qualcosa. La gente comune dice: "Se non si lavora, non si guadagna; più si
lavora, più si guadagna; meno si lavora, meno si guadagna". Una persona che
fa più sacrifici dovrebbe guadagnare di più. L'egualitarismo assoluto
praticato in passato affermava che tutti nascono uguali ed è il corso della
vita dopo la nascita che cambia le persone. Io trovo questa affermazione
troppo categorica, e tutto ciò che è così categorico risulta alla fine
sbagliato. Per quale motivo alcuni nascono maschi e altri femmine? Perché
non hanno tutti gli stessi lineamenti? Alcuni nascono malati o deformi,
quindi non siamo tutti uguali. Osservando da un livello elevato, vediamo che
l'intera vita di un essere è già tracciata in un'altra dimensione, possiamo
essere tutti uguali? Tutti vogliono essere uguali, ma se qualcosa non è
parte della loro vita, come potranno essere uguali? Le persone non sono
tutte uguali.
Gli
occidentali sono più estroversi. Quando sono contenti si vede, quando sono
arrabbiati anche. Ma anche in questo caso ci sono i pro e i contro, come una
certa incapacità di sopportare. Questi due tipi di caratteri derivano da
valori differenti e producono effetti differenti. In Cina, il fatto che
qualcuno venga elogiato dal capo o riceva qualche vantaggio, provocherà dei
malumori. Se si ottiene un bonus maggiore, si dovrà intascarlo in segreto,
senza farlo sapere agli altri. Oggigiorno è difficile persino essere un
lavoratore modello. «Tu sei un lavoratore modello e sei così bravo nel
lavoro. Dovresti arrivare per primo e andartene per ultimo. Visto che sei
così bravo, puoi fare tu tutto il lavoro; noi non siamo bravi come te». Il
sarcasmo è pungente. È difficile perfino essere una brava persona.
Fuori dalla
Cina è completamente diverso. Per esempio, il padrone pensa che il suo
dipendente abbia fatto un buon lavoro, allora gli dà qualche soldo in più
come gratifica. Costui può contare con gioia, a una a una, le sue banconote
davanti agli altri: «Ragazzi, il capo mi ha dato tutti questi soldi oggi».
Può parlarne senza timore davanti a tutti, mentre conta le banconote
passandosele fra le dita. Se questo succedesse in Cina, persino il capo gli
chiederebbe di metterle via in fretta e di non dire niente a nessuno. Fuori
dalla Cina, se un ragazzo ottiene un bel voto, tornerà a casa fiero,
gridando di gioia: «Oggi ho preso 10. Ho preso 10!» Farà di corsa tutto il
percorso da scuola a casa. Un vicino aprirà la porta e gli dirà: «Bravo
Tom», un altro si congratulerà con lui dalla finestra: «È fantastico, Jack».
Se questo accadesse in Cina, sarebbe un vero disastro. Il ragazzo correrà a
casa gridando: «Oggi ho preso 10. Ho preso 10!» Uno dei vicini comincerà a
imprecare prima ancora di aprire la porta: «Che c'è di così straordinario?
Ha preso solo 10. Che cosa ha da vantarsi tanto! Chi non ha mai preso 10?»
Le due mentalità produrranno risultati differenti. Così può nascere
un'invidia, e la gente si arrabbia quando ad altri accade qualcosa di bello,
invece di esserne felice per loro. Ecco ciò che accade.
L'egualitarismo assoluto praticato in Cina qualche anno fa ha confuso i
pensieri delle persone e anche i loro valori. Vi faccio un esempio
specifico. Diciamo che qualcuno pensa che nessuno sul posto di lavoro sia
bravo come lui e di essere bravo in tutto quello che fa. Pensa di essere
veramente di un'altra categoria rispetto agli altri. Pensa tra sé e sé: «Se
mi chiedono di fare il dirigente o il direttore, ne ho certamente le
capacità; potrei persino gestire una posizione più elevata. Potrei benissimo
fare anche il primo ministro». Può darsi che anche il capo dica che è
veramente capace e bravo in qualunque cosa faccia. Può darsi che i suoi
colleghi dicano a loro volta che è veramente capace e che sappia fare bene
il suo lavoro e abbia talento. Ma c'è qualcuno nel suo gruppo di lavoro o
che lavora nello stesso ufficio, che è un buono a nulla o un incapace, e un
giorno questo incompetente viene promosso al posto di dirigente. Lui non è
promosso e quella persona diventa perfino il suo capo. Così pensa che sia
un'ingiustizia e non riesce a superare questa cosa. Se ne va in giro
lamentandosi con tutti, cercando di fare qualcosa a proposito, bruciando e
fumando d'invidia.
Vi dirò un
principio che la gente comune non è in grado di afferrare: forse voi pensate
di essere dotati in tutti i campi, ma non sta scritto nel vostro destino;
mentre quell'altra persona è assolutamente incompetente, ma ce l'ha scritto
nel suo destino, quindi diventerà un capo. Non importa ciò che pensano le
persone comuni, poiché si tratta soltanto di pensieri umani ordinari. Agli
occhi degli esseri superiori, la società si evolve secondo specifiche leggi.
Quindi, ciò che una persona fa nella vita non è programmato secondo i suoi
talenti. Il buddismo crede nel principio della retribuzione karmica e
che la vita sia predisposta in base al karma, quindi non importa
quanto siate capaci, se non avete de, probabilmente in questa vita
non otterrete niente. Pensate che un tale sia proprio un buono a nulla, ma
forse ha tanto de e così potrà occupare un posto di grande potere o
fare fortuna. Una persona comune non può vedere questo punto e pensa sempre
di dover fare ciò che corrisponde al proprio talento o che sia adatto a lui.
Così lotta con le unghie e con i denti per tutta la vita per raggiungere
degli obiettivi, con il cuore gravato da pesanti risentimenti, pensando che
la vita sia dura e faticosa e ingiusta con lui, e non riesce a mettersi il
cuore in pace. Non riesce a godere del cibo, né a dormire bene e affonda
nello scoraggiamento e nella disperazione. E quando ormai è giunto alla
vecchiaia, si ritrova con un fisico completamente rovinato, con ogni tipo di
disturbo.
In quanto
coltivatori dovremmo ancor meno comportarci così; un coltivatore dovrebbe
sempre lasciare che le cose avvengano naturalmente. Ciò che vi appartiene
non lo perderete, e ciò che non vi appartiene non lo potrete ottenere,
nonostante tutto il vostro impegno. Ovviamente questo non è in assoluto,
altrimenti non ci sarebbe la questione di commettere delle cattive azioni.
In altre parole, potrebbero esserci alcuni fattori instabili. Ma siete
praticanti, quindi siete normalmente protetti dai Fashen del Maestro
e se gli altri vorranno impossessarsi di ciò che vi appartiene, non ci
riusciranno. Per questo lasciamo che le cose avvengano naturalmente. A volte
pensate che qualcosa vi appartenga e gli altri ve lo confermano, mentre in
realtà non vi appartiene. Siete convinti che questa cosa sia vostra, ma in
realtà non lo è. In questo caso è messa alla prova la vostra capacità di
rinunciare; se non ci riuscite, si tratta di un attaccamento. Questo metodo
deve essere usato per liberarvi dall'attaccamento al vostro tornaconto
personale. Ecco l'idea. Le persone comuni non comprendono questo principio,
quindi, quando intravedono la possibilità di impossessarsi di qualcosa, si
abbandonano alla competizione e alla lotta.
Tra la gente
comune, l'invidia è veramente forte e anche negli ambienti della coltivazione
si è sempre manifestata in modo molto evidente. Le persone che praticano
qigong diversi non sopportano che altri vadano meglio di loro. Si
mettono a commentare quanto sia buona quella determinata pratica e quanto
sia invece cattiva quell'altra - fanno commenti d'ogni tipo. A mio avviso,
sono tutte al livello della guarigione e del benessere fisico. La maggior
parte di queste pratiche che si attaccano l'un l'altra sono in uno stato di
confusione e sono guidate da possessioni, e non si preoccupano nemmeno della
xinxing. Supponiamo che una persona abbia praticato per più di 20
anni senza aver sviluppato alcun potere, mentre un'altra invece li abbia
ottenuti subito all'inizio. La prima persona penserà che sia un'ingiustizia
e non riuscirà a sopportarlo: «Ho praticato per più di 20 anni senza
ottenere alcun potere, lui invece sì. Ma da dove diavolo gli sono venuti?»
Dentro di sé sarà furiosa: «Deve essere posseduta, avrà una follia da
coltivazione!» Oppure, quando un maestro di qigong tiene una
conferenza, qualcuno lo ascolta sbuffando e pensa: «Che specie di maestro è
mai questo? Non ho voglia di ascoltare quello che racconta». Può darsi che
questo maestro di qigong non sia capace di parlare così bene come
lei, ma sta parlando delle cose che appartengono alla sua pratica. La
persona in questione ha studiato di tutto e possiede un pacco di certificati
alto così. Avrà assistito a corsi presso tutti i maestri di qigong.
In effetti, ne sa molto di più di quel maestro di qigong. Ma a che
cosa serve? Si tratta solo di cose che riguardano la guarigione dalle
malattie e il benessere fisico. Più accumula conoscenze, più i messaggi
diventano confusi e complessi, e più diventa difficile per lui coltivare.
Per una vera coltivazione bisogna dedicarsi a una sola scuola ed evitare
ogni deviazione. Ma questo problema emerge anche tra i veri coltivatori, che
non ammettono che altri siano bravi e non riescono ad abbandonare la voglia
di competizione. È facile che si facciano prendere dall'invidia.
Lasciate che
vi racconti una storia. Nel libro "La Canonizzazione degli Dei", Shen
Gongbao pensa che Jiang Ziya sia tanto vecchio quanto incompetente. Ma il
Divino Venerabile dell'Origine chiede a Jiang Ziya di dare dei titoli agli
Dei. Allora Shen Gongbao pensa che non sia giusto e non riesce a farsene una
ragione: «Perché è stato chiesto a lui di dare titoli agli Dei? Guardate
quanto io, Shen Gongbao, sono potente. Posso rimettermi a posto la testa
sulle spalle, dopo che mi è stata tagliata via. Perché non è stato chiesto a
me di dare titoli agli Dei?» Diviene incredibilmente invidioso e si mette a
creare continuamente problemi a Jiang Ziya.
Il buddismo
originale dei tempi di Sakyamuni implicava anche i poteri. Nel buddismo
attuale invece, nessuno osa più parlarne. Se parlate di poteri diranno che
siete impazziti. «Quali poteri?» Essi non li riconoscono assolutamente.
Perché? Attualmente, i monaci non sanno più cosa siano. Sakyamuni ebbe dieci
grandi discepoli, tra i quali Maudgalyaayana, di cui diceva che era il
numero uno nei poteri divini. Sakyamuni ebbe anche discepole donne, tra le
quali Uppalavanna era la numero uno nei poteri divini. Quando il buddismo si
diffuse in Cina, succedeva lo stesso; in tutte le generazioni ci furono
molti monaci compiuti. Al suo arrivo in Cina, Bodhidharma attraversò il
fiume su una canna di giunco. Tuttavia, nel corso del tempo, i poteri divini
sono stati progressivamente messi da parte. La ragione principale è che i
monaci superiori, i venerabili e gli abati dei monasteri non sono
necessariamente persone dotate di grandi qualità innate. Anche se sono
abati o monaci superiori, quelle sono solo posizioni fra la gente comune.
Anch'essi stanno coltivando, solo che loro lo fanno a tempo pieno, mentre
voi praticate a casa part-time. La riuscita nella coltivazione dipende
totalmente dalla coltivazione del proprio cuore, è così per tutti e non
funziona se manca anche minimamente. Ma un monaco minore che si occupa
della cucina, non necessariamente deve avere una scarsa qualità innata. Più
avversità questi monaci minori sopportano, più è facile per loro giungere
alla Liberazione. Mentre più i monaci superiori vivono confortevolmente, più
difficile è per loro ottenere questa Liberazione, poiché si tratta di un
problema di trasformazione del karma. Il monaco minore vive una vita
di lavoro duro ed estenuante, così può pagare più rapidamente i suoi debiti
karmici e raggiungere velocemente l'Illuminazione. E può darsi che un
giorno improvvisamente si liberi. Con questa Liberazione o Illuminazione, o
semi-Illuminazione, appariranno i poteri divini. Tutti i monaci del tempio
verranno allora a consultarlo e tutti dimostreranno la loro ammirazione. Ma
l'abate non lo sopporterà: «Come posso continuare a essere l'abate? Ma quale
illuminazione? È impazzito. Gettatelo fuori di qui». E allora lo scacciano
dal monastero. È così che, con il passare del tempo, nella nostra regione
Han, nessuno di coloro che praticano il buddismo ha più osato parlare di
poteri. Vedete quanto era formidabile Ji Gong, egli trasportò dei tronchi
d'albero dal monte Emei e li gettò a uno a uno fuori dal pozzo. Ma alla
fine fu comunque lui a essere gettato fuori dal tempio di Lingyin.
Il problema
dell'invidia è molto serio, da esso dipende direttamente la riuscita della
nostra coltivazione fino al perfetto Compimento. Se non abbandoniamo
l'invidia, tutto quello che abbiamo coltivato sarà molto fragile. Esiste una
regola: se nel corso della propria coltivazione non si è abbandonata
l'invidia, è assolutamente impossibile ottenere il Giusto Frutto. Può darsi
che abbiate sentito dire che il Buddha Amitabha diceva che si poteva andare
in paradiso con il karma. Ma non è assolutamente possibile se si
porta con sé l'invidia. Anche se una persona non ha risolto qualche aspetto
secondario e ha conservato un po' di karma, potrà andare in paradiso
per continuare lì la sua coltivazione; è possibile. Ma è assolutamente
impossibile se non vi sbarazzate della vostra invidia. Oggi io dico ai
praticanti, non perseverate nell'illusione senza svegliarvi. Il vostro
obiettivo è quello di coltivare verso i livelli elevati, perciò dovete
sbarazzarvi dell'invidia. Per questo motivo ho trattato la questione
separatamente.
Parlerò
della questione del curare le malattie, ma non per insegnarvi a farlo.
Nessun vero coltivatore della Falun Dafa può curare la gente.
Se lo faceste, i miei Fashen recupererebbero tutte le cose che
appartengono alla Falun Dafa e che portate sul vostro corpo.
Perché prendiamo questo problema così seriamente? Perché è un fenomeno che
danneggia la Dafa. Non solo danneggia la vostra salute, ma alcune
persone muoiono dalla voglia di farlo di nuovo, dopo che sono riuscite a
curare qualcosa, e afferrano chiunque vedano per trattarli e mettersi così
in mostra. Non è un attaccamento? Questo potrebbe influenzare seriamente la
vostra coltivazione.
Molti
maestri di qigong fasulli hanno approfittato del desiderio delle
persone comuni di curare la gente dopo aver imparato il qigong. Essi
insegnano queste cose e affermano che l'emissione del qi può curare
le malattie. Che scherzo è mai questo? Il vostro è qi e anche il suo
è qi. Perché mai il vostro qi dovrebbe curarlo? Forse il suo
qi è più potente del vostro! Un qi non può prevalere su un
altro. Quando una persona sviluppa gong nella coltivazione di livello
elevato, ciò che emette è una sostanza ad alta energia che in effetti può
trattare, controllare e soffocare le malattie, e in qualche modo limitarle.
Ma non le può eliminare alla radice. Quindi, per essere in grado di guarire
radicalmente una malattia, si deve essere dotati di poteri. C'è un potere
specifico per curare ogni malattia. Direi che ci sono più di mille poteri
specifici per curare le malattie, per ogni malattia esiste un potere
corrispondente. Senza questi poteri non riuscireste a combinare nulla,
indipendentemente da qualunque bizzarra procedura possiate usare.
In questi
ultimi anni, alcune persone hanno creato una gran confusione nel mondo della
coltivazione. Tra i maestri di qigong che sono apparsi in pubblico
per curare veramente le persone e mantenerle in salute, o tra quei maestri
di qigong apparsi per primi in pubblico per preparare questa strada,
chi di loro ha insegnato a curare le malattie? Sono stati sempre loro a
guarirvi personalmente, oppure vi insegnavano a coltivare o a esercitare il
vostro corpo; vi insegnavano una serie di esercizi, affinché poteste
guarirvi da soli, praticando gli esercizi per conto vostro. In seguito sono
comparsi dei maestri di qigong fasulli che hanno gravemente alterato
le cose. Chiunque desideri trattare dei malati sta semplicemente chiedendo
di essere posseduto, questo è indubbio. In quel determinato ambiente di
allora, alcuni maestri curavano la gente, ma quello è successo soltanto per
armonizzarsi con i fenomeni celesti d'allora. Non era un'abilità propria
della gente comune e non poteva durare per sempre. Era il risultato dei
cambiamenti nei fenomeni celesti di quel momento ed era il prodotto di quel
determinato periodo. In seguito, quando alcune persone si sono dedicate
soltanto a insegnare agli altri a curare le malattie, non erano più
allineate ai fenomeni celesti. Può una persona comune mettersi a curare
qualcuno dopo tre o cinque giorni d'apprendimento? Alcuni di loro dicono:
«Io posso curare la tale o tal altra malattia». Vi dico che tutte quelle
persone sono possedute. Sanno che cosa sta aggrappato alla loro schiena?
Sono possedute, ma non lo percepiscono e nemmeno lo sanno. Si sentono molto
bene e sono fiere delle loro capacità.
Soltanto
attraverso lunghi anni di dura coltivazione, un vero maestro di qigong
può raggiungere quell'obiettivo. Provate a pensarci, quando fate un
trattamento, siete provvisti di quel genere di potere talmente potente da
eliminare quel karma? Avete ricevuto delle istruzioni autentiche?
Siete diventati capaci di curare le malattie solo in due o tre giorni?
Pensate di poter guarire con le vostre mani da persona comune? Ma quei
maestri di qigong fasulli si sono approfittati della vostra
debolezza. Si sono approfittati dei vostri attaccamenti. «Stai cercando di
curare la gente? - Bene». Così, organizzano corsi per insegnarvi delle
tecniche specifiche, come l'ago di qi, la terapia con la luce, le
tecniche dello scaricare e rifornire, la pressione sui punti meridiani, il
cosiddetto metodo dell'afferrare. A questa roba sono stati affibbiati i nomi
più fantasiosi, ma stanno cercando soltanto di mettere le mani sui vostri
soldi.
Parliamo del
metodo dell’afferrare. Ecco ciò che abbiamo osservato. Perché la gente ha
problemi di salute? La causa fondamentale delle malattie e delle disgrazie è
il karma, quel campo nero di karma. La sua natura è yin
ed è un qualcosa di malvagio. Anche quegli esseri malvagi sono di natura
yin, sono completamente neri e questo è il motivo per cui possono venire
sul corpo - l'ambiente è per loro favorevole. Questa è la causa fondamentale
dei problemi di salute, la sorgente principale. Naturalmente ci sono altre
due forme: la prima consiste in esseri sottili, estremamente piccoli,
microscopici e molto densi. Assomigliano a una massa di karma.
L'altra è come se arrivasse tramite un tubo, ma si verifica raramente;
proviene dall'accumulazione del karma attraverso le generazioni.
Possono esserci anche questi casi.
Parliamo
delle malattie più comuni. Quando una persona ha un tumore, un'infezione,
un'artrosi, o qualunque altra malattia in qualche parte del corpo. In
un'altra dimensione c'è un essere rannicchiato in quel punto. In una
dimensione profonda, lì c'è un essere. Un comune maestro di qigong
non può vederlo, perché una comune capacità soprannaturale non può vederlo.
Egli può vedere solamente che c'è del qi nero nel corpo. Dove c'è del
qi nero, là c'è la malattia - in questo hanno ragione. Ma il qi
nero non è la causa fondamentale della malattia. Invece c'è un essere in una
dimensione più profonda, ed è questo essere che produce quel campo. Per
questo motivo, quando alcuni parlano di scaricare e di espellere il qi
nero, che provino pure a farlo! Si rigenererà immediatamente. Alcuni di
quegli esseri sono molto forti e sono capaci di rimetterlo lì, non appena è
stato espulso. Sono capaci di ricostituirlo da soli. Eliminarlo così alla
cieca non risolverà nulla.
Coloro che
possiedono dei poteri riescono a vedere il qi nero e lo considerano
un qi patogeno. Dal punto di vista della medicina tradizionale
cinese, si osserva che i canali d'energia sono congestionati, che la
circolazione del qi e del sangue non è libera e che in quel punto i
meridiani sono ostruiti. Per la medicina occidentale, si constatano i sintomi
di un'ulcera, di un tumore, di un'artrite, di un'infiammazione, ecc. Queste
sono forme differenti sotto cui si manifestano in questa dimensione. Quando
avrete rimosso quelle cose, non troverete più niente di anomalo sul corpo
fisico. Se avete una discopatia o un'artrosi, vedrete che una volta tolto
di mezzo questa cosa e purificato il campo, vi ritroverete istantaneamente
guariti. Se vi fate delle nuove radiografie, si constaterà che l'artrosi è
sparita, la sua causa fondamentale proveniva da quell'essere.
Alcune
persone vi dicono che potrete curare le malattie in tre o cinque giorni, e vi
insegnano "il metodo dell'afferrare". Fatemi vedere come afferrate! Gli
esseri umani sono i più deboli, mentre quell'essere è feroce; controlla le
vostre menti, vi fa ballare come pupazzi appesi ai fili e può perfino
mettere fine con facilità alla vostra vita. Voi pretendete di poterlo
afferrare, ma come? La vostra mano di persona comune non può prenderlo.
Quando agitate le vostre mani, lui vi lascia fare e ride perfino di voi.
Pensa che i vostri inutili tentativi di afferrarlo siano veramente ridicoli.
Se riusciste veramente ad afferrarlo, vi ferirebbe istantaneamente la mano e
vi provocherebbe una lesione, nel vero senso della parola! In passato, ho
visto persone le cui mani non presentavano alcuna ferita, sia il corpo sia
le mani non avevano alcun problema, malgrado esami medici d'ogni sorta.
Tuttavia, non erano in grado di sollevare le braccia che pendevano inerti.
Ho incontrato gente del genere, il loro corpo era ferito in altre dimensioni
e ciò provocava una vera paralisi. Se quel corpo è ferito,
naturalmente resterete paralizzati. Ci sono persone che mi chiedono:
«Maestro, posso praticare anch'io? Io ho subito una sterilizzazione», oppure
dicono che è stato asportato loro qualcosa. Io rispondo loro: «Non ha
importanza. Il vostro corpo in quell'altra dimensione non è stato operato e
nella pratica, è quello il corpo in funzione». Per questo ho appena detto
che se voi cercate di afferrare questo essere senza toccarlo, vi ignorerà;
ma se riusciste veramente a toccarlo, potrebbe ferirvi la mano.
Per
sostenere i principali eventi di qigong nel paese, avevo portato con
me alcuni discepoli a Pechino, per partecipare alle Fiere della Salute
dell'Oriente. La nostra pratica spiccava in tutte e due le fiere. Durante la
prima fiera, la nostra Falun Dafa venne dichiarata "qigong
stella". Alla seconda fiera eravamo sommersi da una gran folla radunata
attorno a noi. Davanti agli altri stand non c'era molta gente, mentre
attorno al nostro la folla brulicava. C'erano tre file di coda, la prima
fila aveva esaurito tutte le prenotazioni della prima metà della giornata
subito fin dal primo mattino. La gente della seconda fila aspettava di
registrarsi per il trattamento del pomeriggio. Quelli della terza fila
aspettavano il mio autografo. Noi non curiamo le malattie, perché allora
abbiamo partecipato? L'abbiamo fatto per sostenere l'evento principale di
qigong del paese, contribuendo a quella causa. Per questo abbiamo
partecipato.
Avevo
suddiviso il mio gong fra i discepoli venuti con me, una porzione per
ciascuno: erano masse d'energia costituite da più di un centinaio di poteri.
Avevo sigillato le loro mani, ma malgrado questo, le mani di alcuni di loro
presentavano dei morsi e delle vesciche o erano insanguinate, e non erano
casi isolati. Quelle cose sono così feroci. Pensate di poterle toccare con
le mani di una persona comune? D'altra parte, non sareste capaci di toccarle
- non potete fare nulla senza quei poteri. Questo perché, in un'altra
dimensione, esse conoscono istantaneamente quello che avete intenzione di
fare e lo sanno nel momento stesso in cui formulate il pensiero. Quando
cercate di afferrarle, loro scappano via. Non appena il paziente esce dalla
porta, loro ritornano e la malattia ricompare. Per sottometterle, avete
bisogno di un potere tale che, quando la vostra mano si protende, "Bam!"
siete già riusciti a inchiodarle sul posto. Dopo averle immobilizzate in
quel modo, utilizziamo un altro potere, un tempo chiamato "il grande metodo
per afferrare l'anima". Grazie a questo potere molto potente, è possibile
estrarre dall'essere umano il suo intero spirito principale e paralizzarlo
istantaneamente. Questo potere mira a delle cose specifiche, e quando
afferriamo, puntiamo specificatamente a quelle cose. Voi sapete che il Budda
Tathagata poteva ridurre in un istante il Re Scimmia in un essere minuscolo,
semplicemente dirigendo la sua ciotola verso di lui e voi sapete quanto
enorme fosse. Questo è ciò che quel potere può fare; la capacità di ridurre
in un batter d'occhio un essere a delle dimensioni ridottissime, tanto da
stare in una mano, non importa quanto grande esso sia.
Inoltre, non
potete introdurre la mano nel corpo fisico del malato per afferrare
quell'essere e tirarlo fuori. Non si può agire in quel modo, poiché si
turberebbe la mente della gente comune. È assolutamente proibito agire così,
anche se foste in grado di farlo. La mano che s'introduce nel corpo del
paziente è proprio la stessa mano, ma in un'altra dimensione. Supponiamo che
qualcuno sia malato di cuore, quando si tende la mano verso il cuore per
afferrare, la mano in un'altra dimensione penetra e in un batter d'occhio
lo afferra. Poi la vostra mano fisica a sua volta afferra, a quel punto le
due mani si riuniscono e l'essere sta nella vostra mano. Questo essere è
molto feroce. Talvolta, si muove dentro le vostre mani e cerca di
perforarle; altre volte morde e caccia perfino degli strilli. Sebbene appaia
piccolo nella vostra mano, se si liberasse diventerebbe molto grande. Non è
certo un qualcosa alla portata di tutti; senza questo potere, nessuno
potrebbe toccarlo in alcun modo. Non è assolutamente così facile come
potremmo immaginare.
Naturalmente, a questa forma di terapia con il qigong potrebbe essere
consentito di esistere in futuro - così come esisteva in passato - purché
sia soddisfatta una condizione. La persona dev'essere un coltivatore.
Allora, nel corso della sua coltivazione, mossa da compassione, potrà farlo
per un piccolo numero di persone buone. Ma non potrà eliminare completamente
il loro karma, poiché non ha abbastanza potente virtù benevolente;
così, le loro tribolazioni continueranno a esistere, e soltanto quel
disturbo specifico verrà guarito. I comuni maestri di qigong non sono
persone che hanno raggiunto il Tao nella coltivazione. Essi possono
solo posticiparle o forse trasformarle - forse convertirle in altre
tribolazioni. Ma forse non sono nemmeno direttamente consapevoli di questo
processo di differimento. Se la loro pratica coltiva la coscienza
secondaria, è la loro coscienza secondaria che lo fa. Ci sono dei praticanti
di alcuni sistemi che possono essere piuttosto famosi; tuttavia, molti di
questi maestri di qigong molto rinomati non hanno gong, perché
il loro gong si sviluppa sul corpo della loro coscienza secondaria.
In altre parole, questo è consentito durante la coltivazione perché alcune
persone restano sempre allo stesso livello; esse praticano per una decina
d'anni o perfino per alcuni decenni, senza andare oltre quel livello, per
questo non fanno che curare malati per tutta la vita. Poiché essi restano
sempre allo stesso livello, viene loro permesso di agire così. Ma i
praticanti della Falun Dafa non sono assolutamente autorizzati
a curare le malattie. Potete leggere questo libro a un malato e, se può
accettarne il contenuto, può darsi che guarisca, ma il risultato sarà
diverso a seconda della quantità di karma di ciascuno.
Parliamo ora
del rapporto tra le cure ospedaliere e i trattamenti di qigong.
Alcuni medici di medicina occidentale non credono nel qigong;
si può dire che la maggior parte di loro la pensino così. Ecco come vedono
le cose: «Se il qigong curasse veramente le persone, a cosa
servirebbero gli ospedali? Perché allora non vi sostituite ai nostri
ospedali! Voi dite di poter curare le persone a mani nude, senza iniezioni,
senza medicinali, senza ricoveri in ospedale. Perché allora non prendete in
mano voi gli ospedali?» Parlare così non ha senso. Queste persone non
parlano in modo ragionevole e non sanno che cosa sia veramente il qigong.
Infatti, i trattamenti di qigong non sono simili ai metodi utilizzati
per la gente comune - non sono abilità che la gente comune può possedere. Il
qigong è qualcosa di più elevato. Si può permettere allora che cose
di carattere più elevato perturbino la società umana ordinaria? Un Budda è
così potente che potrebbe spazzare via tutte le malattie che affliggono il
genere umano con un solo gesto della mano. Perché nessuno di loro lo fa,
considerando poi che i Budda sono innumerevoli? Perché non dimostrano la
loro misericordia, guarendo le vostre malattie? Perché la società umana
ordinaria deve essere così com'è. La nascita, la vecchiaia, la malattia e la
morte sono condizioni che le sono proprie, dovute a cause passate e a
retribuzioni karmiche. Se avete contratto dei debiti, dovete pagarli.
Curare
qualcuno, equivale a violare questa regola; è come se tutti potessero
arbitrariamente commettere dei misfatti senza doverli pagare. Come potrebbe
essere consentito, giusto? Alle persone che stanno coltivando è permesso
curare dei pazienti, mosse dalla loro compassione, quando non sono
abbastanza potenti per risolvere completamente il problema. Vi è permesso
farlo perché la vostra compassione è emersa. Ma se foste realmente in grado
di risolvere quel tipo di problema, di risolverlo su vasta scala, non
sarebbe ammesso. Allora rischiereste di danneggiare gravemente lo stato
della società umana ordinaria, e questo non è consentito. Per questo motivo
non va bene sostituire il sistema ospedaliero ordinario con il qigong.
È una Fa più elevata.
Se in tutta
la Cina si aprissero al pubblico degli ospedali di qigong, supponendo
che questo fosse permesso, e vi operassero tutti i grandi maestri di
qigong: pensateci, a che cosa potrebbe somigliare? Questo non è
concesso, perché tutti contribuiscono a mantenere lo stato della società
umana ordinaria. Quando si realizzano degli ospedali di qigong, degli
ambulatori di qigong, dei centri di cura e di convalescenza, il
potere dei maestri di qigong declina drasticamente ed i loro
trattamenti diventano immediatamente inefficaci. Perché? Perché stanno
facendo le cose della gente comune. Devono stare allo stesso livello della
Fa della gente comune, allo stesso livello della condizione umana
normale e quindi il risultato dei loro trattamenti ha necessariamente la
stessa efficacia di quelli praticati negli ospedali. Così, i loro
trattamenti sono poco efficaci e cominciano a parlare della necessità di più
sedute. Normalmente le cose vanno in questo modo.
Che vengano
creati degli ospedali di qigong oppure no, nessuno può negare che il
qigong possa guarire. Il qigong è diffuso da lungo tempo e
molte persone hanno veramente raggiunto l'obiettivo di rimettersi in salute
e di stare bene, grazie alla pratica. Che il male sia stato solo posticipato
da quel maestro di qigong o che si tratti di qualcos'altro, qualunque
cosa sia successa, al momento la malattia è scomparsa. Non si può quindi
negare l'effetto curativo del qigong. La maggior parte dei malati che
ricorrono ai maestri di qigong soffrono di malattie complicate,
difficili da curare, che gli ospedali non possono guarire. Essi vanno allora
a tentare la sorte presso i maestri di qigong, che finiscono con il
guarirli. Chi può essere guarito negli ospedali non ricorre ai maestri di
qigong. Specialmente all'inizio, tutti la pensavano in questo modo. Il
qigong può quindi guarire le malattie; solamente, non lo può fare
nella società come tutte le altre normali attività. Il suo impiego su vasta
scala è assolutamente proibito. Ma il suo impiego in una cerchia ristretta,
senza una grande influenza e in modo tranquillo, può essere ammesso, anche
se non potrà estirpare completamente il disturbo, questo è certo. Il modo
migliore per curarsi è quello di praticare gli esercizi di qigong da
soli.
Ci sono
anche alcuni maestri di qigong che dicono che gli ospedali non
riescono a curare le persone, e fanno commenti sull'efficacia dei
trattamenti ospedalieri al giorno d'oggi. Mettiamola così… Naturalmente ci
sono molte cause. La principale, secondo me, è che la moralità delle persone
si è abbassata, e questo provoca tutta una serie di malattie strane che gli
ospedali non possono trattare e per le quali non esiste alcuna medicina
efficace. E molte medicine sono fasulle. Tutto questo deriva dal fatto che
la società umana è degenerata fino a questo punto, per i comportamenti della
gente stessa. Nessuno può accusare gli altri, perché ciascuno ha contribuito
ad aggravare la situazione. Questo è il motivo per cui tutti incontrano
delle tribolazioni durante la coltivazione.
Alcune
malattie non possono essere individuate in ospedale, nonostante il paziente
soffra veramente di qualcosa. E altre malattie, benché individuate, non
possono essere classificate - sono cose che non sono state mai viste prima e
che in ospedale vengono classificate in blocco con il nome di "malattie
moderne". L'ospedale è in grado di curare la gente? Certamente sì.
Altrimenti, perché le persone avrebbero fiducia e andrebbero a farsi curare?
Gli ospedali sono in grado di curare le malattie, ma i loro metodi di cura
appartengono al livello della gente comune, mentre le malattie sono oltre il
livello comune e alcune di loro sono molto gravi. Per questo l'ospedale
raccomanda di trattarle il più presto possibile, se la malattia si aggrava
oltre un certo limite, non potranno più fare nulla e un dosaggio massiccio
di farmaci rischierà oltretutto d'intossicare il malato. Attualmente, i
trattamenti medici sono allo stesso livello della nostra scienza e della
nostra tecnologia, sono tutti al livello della gente comune e la loro
efficacia è quella che è. E c'è un punto che devo chiarire, ciò che fanno le
cure di un qigong normale e i trattamenti ospedalieri è rinviare a
più tardi quella tribolazione, la causa fondamentale di quel problema di
salute. La spingono a un certo punto della parte restante della vostra vita
o nel futuro, mentre il karma non viene toccato affatto.
Parliamo ora
della medicina tradizionale cinese. I suoi metodi terapeutici sono molto
vicini a quelli del qigong. Nell'antica Cina, la maggior parte dei
medici della medicina tradizionale cinese possedeva capacità straordinarie.
I grandi medici come Sun Simiao, Hua Tuo, Li Shizhen, Bian Que, ecc., erano
tutti dotati di poteri soprannaturali. Questo è documentato nei testi di
medicina. Tuttavia, tali cose che costituivano la quintessenza della
medicina cinese, sono sovente criticate ai giorni nostri. La medicina cinese
attuale non ha conservato che delle ricette o delle esperienze tratte da
prove ed errori. La medicina tradizionale cinese era molto avanzata in
passato, ben più avanti della scienza medica moderna. Alcuni pensano che la
medicina moderna sia molto avanzata, una Tac permette di vedere attraverso
il corpo umano, si possono effettuare delle ecografie, scrutare con
microtelecamere e raggi X. Certamente, le apparecchiature moderne sono molte
avanzate, ma a mio avviso restano al di sotto dell'antica medicina cinese.
Il medico
Hua Tuo una volta vide un tumore nel cervello di Cao Cao e
voleva estrarglielo con un'operazione. Ma Cao Cao pensò che Hua Tuo volesse
aprirgli la testa e quindi lo fece imprigionare. Hua Tuo morì in prigionia.
Quando cominciò a star male, Cao Cao si ricordò di Hua Tuo e lo mandò a
cercare, ma Hua Tuo era già morto. Più tardi Cao Cao morì veramente per un
tumore al cervello. Come aveva fatto Hua Tuo a saperlo? Semplicemente
l'aveva visto. Quello è un potere sopranormale che noi esseri umani abbiamo,
tutti i grandi medici del passato possedevano questa abilità. Dopo
l'apertura del terzo occhio, si possono vedere simultaneamente le quattro
parti del corpo umano, guardando solo da una parte; esaminandolo di fronte,
si può vedere il retro, il lato sinistro e il lato destro. Si può anche
esaminarlo strato per strato. Si può anche percepire al di là della nostra
dimensione per scoprire la causa fondamentale della malattia. Le
apparecchiature medicali attuali possono fare questo? Ne sono ben lontane,
ci vorranno forse ancora mille anni! La Tac, gli ultrasuoni e le radiografie
possono vedere all'interno del corpo
umano. Queste apparecchiature sono nondimeno troppo grosse per portarle in
giro, inoltre non funzionano senza elettricità. Non possono essere
paragonate al terzo occhio che si porta sempre con sé e non consuma
energia. Come possono essere paragonate!
Alcuni parlano di quanto sia meravigliosa la medicina odierna. Io non la
vedo così. Nell'antica Cina, le erbe medicinali potevano realmente eliminare
la malattia in modo efficace. Moltissime cose non sono arrivate fino a noi,
mentre molte altre non sono andate perdute e si sono trasmesse come medicina
popolare. Quando ero a Qiqihar per tenere un corso, vidi per strada un
venditore ambulante che estraeva i denti alle persone. Al primo sguardo si
poteva capire che proveniva dal sud, perché non era vestito come gli
abitanti del nordest. Estraeva i denti a chiunque si rivolgesse a lui,
davanti a lui c'era un grosso mucchio di denti estratti. Il suo scopo non
era estrarre i denti, ma piuttosto vendere la sua pozione, un liquido che
liberava densi effluvi di colore giallastro. Durante l'estrazione del dente,
apriva il suo flacone e lo applicava all'esterno della guancia vicino al
dente guasto e chiedeva al paziente d'inspirare i vapori emessi dalla
pozione, e subito richiudeva il flacone e lo metteva da parte. L'uomo
prendeva quindi un fiammifero dalla tasca e sempre parlando del suo
medicamento, toccava il dente con il fiammifero e il dente cadeva senza
dolore. C'erano soltanto alcune tracce di sangue, ma non sanguinava.
Riflettete: un fiammifero, se utilizzato con molta forza si spezza, ma
quest'uomo estraeva il dente con il solo leggero contatto di un fiammifero.
Io direi che alcune cose popolari che si sono tramandate in Cina in realtà
superano i sofisticati strumenti della medicina occidentale. Vediamo quale
funziona meglio, quell'uomo toglie i denti con un fiammifero; nella medicina
moderna, se un dentista vuole estrarre un dente, deve prima fare delle
iniezioni anestetiche qua e là, e queste iniezioni sono sovente dolorose.
Una volta che l'anestetico ha fatto effetto, estrarrà il dente con l'aiuto
di una pinza e malgrado tutti i suoi sforzi, può succedere che la radice si
spezzi e resti dentro. Per estirparla, dovrà allora utilizzare un martello o
una fresa, che vi farà tremare di paura. Poi freserà il dente con uno
strumento di precisione, sufficiente per far sobbalzare alcune persone sulla
poltrona; fa molto male ed esce molto sangue, continuate a sputar sangue per
un bel po'. Ora ditemi voi, qual è il metodo migliore? Qual è il metodo più
avanzato? Noi non dobbiamo giudicare dall'apparenza degli strumenti
utilizzati, ma dalla loro reale efficacia. L'antica medicina tradizionale
cinese era molto avanzata, e chissà quanti anni ci vorranno prima che la
medicina occidentale attuale possa raggiungerla.
La scienza della Cina antica era diversa dalla scienza moderna che abbiamo
imparato ultimamente dall'occidente. La strada che aveva intrapreso era
diversa e avrebbe portato a un altro stato. Di conseguenza, non possiamo
usare i nostri metodi attuali di comprensione per capire la scienza e la
tecnologia della Cina antica, poiché si focalizzava sul corpo umano, la vita
e l'universo; studiavano queste cose direttamente e così seguirono
un'altra strada. A quei tempi, gli studenti attribuivano importanza alla
meditazione, enfatizzando la corretta postura; quando prendevano il pennello
per scrivere, consideravano importante controllare la respirazione e
dirigere il qi. Tutti i mestieri insistevano sulla purezza mentale e
la regolazione della respirazione. Tutta la società era in quello stato.
Alcune persone dicono: «Se avessimo seguito la scienza dell'antica
Cina, ci sarebbero ora le auto e i treni? Avremmo potuto avere l'attuale
modernizzazione?» Io dico che non potete comprendere un altro modo di
vivere dalla prospettiva delle attuali condizioni, dovete rivoluzionare il
vostro modo di pensare e i vostri concetti. Senza televisori, le persone ne
avrebbero uno proprio di fronte a loro, con il quale potrebbero vedere tutto
ciò che vogliono. Esse sarebbero anche dotate di poteri.
Senza treni e aerei, le persone sarebbero capaci di volare restando sedute
e non avrebbero neanche bisogno dell'ascensore. Questo avrebbe portato a un
processo evolutivo diverso della società, che non sarebbe stato
necessariamente limitato entro il quadro attuale. Gli extraterrestri hanno
dischi volanti che viaggiano avanti e indietro a una velocità incredibile e
possono ingrandirsi e rimpicciolirsi a piacere. Essi hanno imboccato una via
di sviluppo ancor più diversa che è anche un diverso approccio scientifico.
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