III.
Meccanismi e principi dei movimenti
(1)
Il primo esercizio
Il primo esercizio si chiama “Budda Estende Mille Mani”
(Fozhuan Qianshou Fa).
Il nome suggerisce, che si sia come un Budda o una Bodisattva che
estende mille mani. Naturalmente, non è possibile che facciamo mille
movimenti, non sareste nemmeno capaci di ricordarli tutti e vi
costerebbe una gran fatica. Noi usiamo otto semplici movimenti di
base per rappresentare quest'idea. Tuttavia l'efficacia di questi
movimenti ci consentirà di aprire tutti i meridiani del nostro
corpo. Vi dirò, perché diciamo che la nostra pratica parte da un
livello molto alto fin dall’inizio? Perché non apriamo solo un
meridiano o due, o i due meridiani
Ren
e
Du
oppure gli otto meridiani particolari. Apriamo fin da subito tutti i
meridiani, che sono attivati insieme fin dall'inizio. Così la nostra
pratica parte già da un livello molto elevato fin dall'inizio.
Praticando
questo esercizio, bisogna “tendere” e “rilassare” il corpo. Le mani
e i piedi devono essere coordinati. Tramite il "tendere" e il
"rilassare", tutti i punti occlusi del vostro corpo verranno aperti.
Certamente, se fate questo esercizio, senza il meccanismo che vi ho
installato, non funzionerebbe. Quando tendete, dovete farlo
lentamente fino ad allungare al massimo l'intero corpo, come se
dovesse essere diviso in due. Il corpo viene esteso come se
diventasse molto alto e grande. Non c'è nessuna attività mentale. Al
momento di rilassare, bisogna farlo di colpo; dopo aver tirato al
massimo, si rilassa subito. Come per una borsa piena d'aria che
quando viene schiacciata, l’aria viene spinta fuori e poi quando si
levano le mani l’aria rientra colmandola, così la nuova energia
viene assorbita. Con questo meccanismo all'opera, si possono aprire
tutte le zone occluse.
Mentre tendete, dovete spingere i talloni verso terra e la testa
verso l’alto con forza, come se doveste aprire tutti i meridiani
dell'intero corpo, tutti quanti, poi vi rilassate improvvisamente.
Dopo aver teso, bisogna rilassarsi di colpo. Tramite questo effetto,
il corpo viene aperto completamente tutto in un colpo. Certamente,
dobbiamo ancora installarvi vari tipi di meccanismi. Bisogna tendere
le braccia con forza, pian piano fino ad arrivare al massimo
dell’estensione.
La Scuola Taoista parla dell'apertura di tre meridiani
Yin
e di tre
Yang,
in realtà non ci si limita solo ai tre
Yin
e tre
Yang,
ci sono anche centinaia di meridiani intrecciati nelle braccia, che
devono essere aperti con la tensione. Quindi fin dall’inizio noi
apriamo tutti i meridiani. I metodi di pratica normali, ad
esclusione della pratica del
qi,
cominciano con l’apertura di un meridiano che aiuta ad aprire tutte
le altre centinaia. Ci vuole un periodo estremamente lungo, tanti e
tantissimi anni, per aprire tutti i meridiani. Noi fin da subito
miriamo ad aprire tutti i meridiani, per cui la nostra pratica parte
già da un livello molto elevato fin da subito. Dovete conoscere bene
questo principio.
Parlerò della posizione in piedi. La distanza tra i piedi è uguale a
quella delle spalle. Dovete stare in piedi naturalmente; non è
richiesto che i piedi siano paralleli, perché nella nostra pratica
non c’è nessun componente delle arti marziali, mentre molte pratiche
partono dall'esercitare la posizione "in sella a un cavallo". La
Scuola Buddista offre la salvezza a tutti gli esseri senzienti, non
mira solo ad assorbire all'interno. Le ginocchia e i fianchi sono
rilassati, le ginocchia leggermente piegate. Con le ginocchia
piegate leggermente, i meridiani sono aperti; se stai diritto, i
meridiani sono rigidi e bloccati. Il corpo viene tenuto dritto,
l'intero corpo rilassato, dall'interno all'esterno, senza lasciarlo
andare completamente. La testa sta diritta.
Quando pratichi i cinque esercizi, bisogna tenere gli occhi chiusi,
ma mentre li impari dovresti guardare, quindi dovresti tenere gli
occhi aperti per vedere se state facendo i movimenti correttamente o
meno. Quando li praticate per conto vostro, dopo averli imparati,
dovete tenere gli occhi chiusi. La punta della lingua tocca il
palato, i denti sono leggermente separati e le labbra sono chiuse.
Perché la punta della lingua tocca il palato? Come sapete, la vera
pratica non interessa solo la circolazione celeste superficiale,
tutti i meridiani intrecciati dentro al corpo sono attivati. Oltre a
quelli superficiali, ce ne sono anche negli organi interni e negli
spazi tra di loro. La bocca invece è vuota, per questo motivo
bisogna formare un ponte con la punta della lingua collegata al
palato, per permettere alla corrente energetica di circolare, in
questo modo l'energia passa attraverso la lingua. Le labbra formano
un ponte esterno, che consente la circolazione dell’energia
superficiale. Perché bisogna tenere i denti separati? Perché durante
la pratica, se i denti sono chiusi, l’energia in circolazione li
farà chiudere sempre di più. Quella parte del corpo che non è
rilassata, non verrà evoluta completamente. Ciò che è in tensione,
rimarrà alla fine escluso dal processo di evoluzione, e non sarà
trasformato ed evoluto. Invece tenendo scostati i denti, verrà
sciolta la tensione. Queste sono le richieste basilari per i
movimenti. Ci sono tre movimenti di transizione che saranno ripetuti
più volte anche negli altri esercizi. Ve li spiego.
Liangshou Heshi
(unire le mani davanti al petto). In questa posizione, le braccia
formano una linea retta lasciando uno spazio vuoto sotto le ascelle.
Se le ascelle vengono chiuse strettamente, i canali di energia
rimarranno bloccati. Le punte delle dita non devono raggiungere il
viso, ma devono rimanere davanti al petto senza toccare il corpo.
Tenere unite le mani premendo il più possibile alla base e lasciando
in mezzo uno spazio vuoto. Dovete ricordare questo movimento perché
verrà ripetuto molte volte.
Diekou Xiaofu
(sovrapporre le mani davanti al basso addome). I gomiti rimangono
sospesi durante la pratica. C'è un motivo per cui è richiesta questa
posizione. Se sotto le ascelle non c'è dello spazio, l’energia viene
bloccata e non può più circolare. In questa posizione, la mano
sinistra è all’interno per i maschi (la destra per le femmine).
Bisogna tenere la distanza dello spessore di una mano tra le due
mani, senza che si tocchino; la distanza dello spessore di due mani
tra la mano interna e il corpo, senza toccarlo. Perché? Perché, come
sapete, ci sono tanti passaggi interni ed esterni, nella nostra
pratica; verranno aperti con il Falun, specialmente il punto
Laogong
sulle mani. In realtà, il punto
Laogong
è un campo che esiste anche nelle forme del corpo in tutte le
dimensioni. Non si limita quindi solo al punto
Laogong
sul nostro corpo fisico. Il suo campo è molto grande, addirittura
più grande della superficie delle tue mani, e tutto deve essere
aperto con il Falun. Ci sono dei Falun che girano sulle mani, in
entrambe le mani, quindi non bisogna lasciare che si tocchino.
Quando le mani si sovrappongono sul basso addome dopo aver
praticato, l’energia sulle mani è enorme. Un altro scopo per cui si
sovrappongono le mani sul basso addome è quello di rafforzare il
Falun nella zona del basso addome e il
Dantian
(campo dell’elisir). In quel campo nasceranno tantissime cose,
centinaia di migliaia.
C’è un altro movimento che si chiama
Jie Dingyin,
che viene semplificato come
Jieyin
(congiungere le mani). Vedete questo
Jieyin.
Questo movimento no deve essere fatto casualmente. I pollici delle
mani sono alzati e formano un cerchio ovale. Le dita sono chiuse
leggermente; quelle della mano sotto si appoggiano sulle giunture
della mano superiore. Ecco com'è. Nella posizione
Jieyin,
la mano sinistra per i maschi e quella destra per le femmine rimane
sopra. Perché si fa così? Perché il corpo maschile è di puro
Yang,
e quello femminile è di puro
Yin.
I maschi devono controllare la parte
Yang
e sviluppare la parte
Yin;
mentre le femmine devono controllare la parte
Yin
e sviluppare la parte
Yang
per raggiungere l’equilibrio di
Yin
e
Yang.
Per questo alcuni movimenti sono diversi per i maschi e per le
femmine. In posizione
Jieyin,
dovete assolutamente sollevare le braccia. Come sapete, nel
Dantian (il campo dell'elisir), il centro del Dan
(l’elisir) si trova due dita sotto l’ombelico, che è anche il centro
del nostro Falun, per cui la posizione
Jieyin
è leggermente più bassa, in modo da sostenere il Falun. Nel momento
di rilassare, alcuni rilassano solo le mani ma non le gambe. Anche
le gambe devono essere rilassate e tese contemporaneamente.
(2)
Il secondo esercizio
Il secondo esercizio si chiama “Esercizio del Falun in Posizione
Statica in Piedi”. I movimenti sono semplici. Ci sono solo quattro
posizioni di abbraccio della ruota, facili da imparare. Tuttavia è
piuttosto difficoltoso da praticare, perché richiede molto sforzo.
Dove è la difficoltà? Perché qualsiasi esercizio in posizione
statica in piedi richiede ai praticanti di rimanere fermi in piedi
per lungo tempo; le mani vengono tenute alzate per lungo tempo e le
braccia diventeranno indolenzite, perciò lo sforzo è molto elevato.
La posizione statica è uguale a quella del primo esercizio. Non c'è
movimento di tensione e bisogna solo stare in piedi rilassati. Ci
sono quattro movimenti basilari di abbraccio della ruota. Nonostante
ci siano solo quattro movimenti semplici, ogni movimento evolve
tantissime cose, perché si tratta di un grande metodo di pratica.
Non è possibile che ogni movimento sviluppi un solo
gong
o una sola cosa, come pure non è accettabile che ogni cosa debba
essere sviluppata con un distinto movimento. Vi dirò che ciò che vi
ho installato nel basso addome svilupperà centinaia e migliaia di
cose della nostra pratica. Se ogni cosa dovesse essere sviluppata
con un singolo movimento, provate a pensare, servirebbero centinaia
e migliaia di movimenti; non riuscireste mai a finire di praticarli
in una giornata. Forse non riuscireste neanche a ricordarveli tutti,
anche se esausti dalla fatica.
C’è un detto: la grande via è estremamente semplice e facile.
L'esercizio controlla lo sviluppo di tutte le cose in senso
generale. Quindi la pratica statica, di solito, evolve meglio se è
priva di movimenti. I movimenti riescono ad evolvere moltissime cose
controllandole in senso generale, soprattutto quando sono semplici.
Più è semplice il movimento, più è completa l’evoluzione, perché
controlla tutta l’evoluzione in senso generale. Questo esercizio è
composto da quattro movimenti di abbraccio della ruota. Quando fai
questi movimenti, sentirai che c'è un grande Falun che gira tra le
tue braccia. Quasi tutti i praticanti possono sentirlo. Praticando
questo esercizio in posizione statica, nessuno deve dondolare o
ballonzolare, come accade con le pratiche di possessione. Ciò non è
permesso e in quel modo non si pratica l'esercizio. Hai mai visto
qualche Budda, Tao o divinità dondolare o ballonzolare in quel modo?
No, mai.
(3)
Il terzo esercizio
Il terzo esercizio si chiama “Scorrimento fra i Due Poli”
(Guantong Liangji Fa).
Anche questo esercizio è abbastanza semplice. Il nome suggerisce che
questo esercizio serva ad emettere l’energia fino ai “due poli”.
Quant’è la distanza tra i due poli di questo universo sconfinato? È
una cosa che va al di là della vostra immaginazione, perciò non è
richiesta un'attività mentale. Noi pratichiamo seguendo il
meccanismo; le vostre mani seguono il meccanismo che vi ho
installato. Anche nel primo esercizio c’è lo stesso meccanismo. Non
ve l'ho detto il primo giorno perché non dovreste mettervi a
cercarlo prima di avere imparato bene i movimenti; temevo che non ve
li sareste ricordati tutti. Infatti, troverete che, quando tendete e
rilassate le braccia, ritornano automaticamente da sole. Questo è
dovuto al meccanismo che vi ho installato, noto nella scuola Taoista
come "meccanismo fluttuante delle mani". Dopo il primo movimento,
troverete che le mani fluttuano da sole per eseguire il secondo. Con
l’aumentare del tempo di pratica gradualmente, lo avvertirete sempre
più chiaramente. Tutte queste cose entreranno in funzione
automaticamente dopo che ve le avrò date. In effetti, quando non
state praticando, il
gong
vi evolve grazie alla funzione del meccanismo del Falun. Tale
meccanismo esiste in tutti gli esercizi che seguono. La posizione di
questo esercizio è uguale a quella dell'Esercizio del Falun in
Posizione Statica in Piedi, che richiede di stare in piedi rilassati
senza tensioni. Per le mani ci sono due tipi di movimenti. Il primo
è il percorso di una sola mano, cioè una mano sale e l’altra scende
e poi invertono la direzione. Un percorso di su e giù conta come una
volta e si ripete per nove volte. Dopo aver completato otto volte e
mezzo, la mano inferiore raggiunge quella superiore. Si inizia il
percorso con due mani; anche questo si ripete per nove volte. Se in
futuro vorrete farlo più volte aumentando il tempo dedicato alla
pratica di questo esercizio, dovrete ripetere per 18 volte – devono
essere sempre multipli di nove, perché questo meccanismo cambia dopo
nove volte ed è stato stabilito a nove. Non potrete sempre contare
mentre praticate gli esercizi in futuro. Quando il meccanismo
diventerà molto forte, terminerà l’esercizio da solo dopo 9 volte.
Il meccanismo cambia automaticamente e porta le mani a congiungersi.
Non avete bisogno di contare, poiché è garantito che le vostre mani
saranno guidate a girare il Falun dopo nove volte di scorrimento.
Non dovrete sempre contare, perché dovrete praticare in uno stato
non intenzionale. L'intenzione è un attaccamento. Nella pratica di
livello elevato, non esiste movimento mentale, è tutto non
intenzionale. Naturalmente, qualcuno dirà che anche il movimento
stesso è intenzionale, questo è un concetto sbagliato. Se si dice
che i movimenti in sé sono intenzionali, allora anche i Budda hanno
i gesti delle mani, e i monaci Zen e nei templi congiungono le mani
e devono fare la meditazione. L'affermazione dell’intenzionalità del
movimento si riferisce alla quantità dei movimenti delle mani?
Oppure è la quantità dei movimenti che determinano l’intenzionalità
o meno? È un attaccamento se ci sono più movimenti, mentre non lo è
quando ce ne sono meno? Non sono i movimenti stessi a determinarlo,
piuttosto si riferisce alla mente delle persone se contiene degli
attaccamenti o meno, se ci sono delle cose intenzionali che non
riescono ad abbandonare. Si riferisce a questi pensieri. Noi
pratichiamo seguendo il meccanismo, gradualmente eliminiamo questi
pensieri intenzionali e arriviamo allo stato libero dai pensieri.
Durante il percorso, il nostro corpo subirà un'evoluzione speciale,
nel frattempo il canale che attraversa la sommità del capo verrà
aperto, nota come “l’apertura della sommità del capo”. Anche i
passaggi sotto i piedi saranno aperti. Il canale sotto i piedi non
si limita al solo punto
Yongquan,
ma è in realtà un campo. Siccome il corpo umano esiste in forma
diversa nelle altre dimensioni, si ingrandirà gradualmente con la
pratica e anche il volume del
gong
diventerà sempre più grande, supererà quindi il vostro corpo umano.
Con la pratica, verrà aperto il canale sulla sommità del capo.
“L'apertura della sommità del capo” di cui parliamo noi è diversa da
quella del Tantrismo. Nel Tantrismo, significa aprire il punto
Baihui
per inserirci “un’erba della fortuna”. Ecco cos'è l'apertura della
sommità del capo del Tantrismo, ed è una tecnica di coltivazione
insegnata nel Tantrismo. L'apertura della sommità del capo che
intendiamo noi non è la stessa cosa. La nostra riguarda la
comunicazione tra l'universo e il nostro cervello. Come sapete,
anche nelle pratiche buddiste in generale esiste l'apertura della
sommità del capo ma solo pochi lo sanno. In alcune pratiche viene
considerata notevole l'apertura di una fessura sulla sommità del
capo. In realtà, a loro manca ancora tanto. A che punto deve
spingersi la vera “apertura della sommità del capo”? Il cranio di
una persona deve essere aperto completamente e poi stabilizzarsi in
uno stato in cui si apre e si chiude automaticamente per sempre, per
consentire la comunicazione permanente con l'immenso universo.
Questo stato esisterà sempre e quella è la vera apertura della
sommità del capo. Naturalmente non si tratta del cranio in questa
dimensione, altrimenti sarebbe troppo spaventoso. Si tratta del
cranio in altre dimensioni.
Questo esercizio è facile da eseguire. La posizione in piedi
richiesta è uguale a quella dei due precedenti, anche se non c'è il
movimento del tendere come nel primo esercizio. Non c'è il movimento
del tendere nemmeno negli esercizi che seguono. Si richiede di stare
in piedi rilassati mantenendo quella posizione invariata. Nel
percorso delle mani, fate attenzione che le mani devono seguire il
meccanismo. In realtà, anche il primo esercizio deve essere fatto
seguendo il meccanismo; dopo aver teso e subito dopo il
rilassamento, le mani fluttuando tornano da sole a congiungersi.
Abbiamo installato questo tipo di meccanismo. Noi pratichiamo i
movimenti seguendo il meccanismo, così rinforzandolo. Non avete
bisogno di coltivare il
gong
voi stessi perché i movimenti che eseguite rinforzano questo
meccanismo che a sua volta svolge questo ruolo. Ne percepirete
l'esistenza una volta che avrete afferrato questo principio
essenziale e eseguirete correttamente l’esercizio. La distanza tra
le mani e il corpo non deve superare 10 cm; le vostre mani devono
rimanere entro una distanza che permetta di percepire il meccanismo.
Qualcuno non riesce a rilassarsi perfettamente e non lo sente, ma
gradualmente lo troverà. Nella pratica, non c’è la sensazione o il
pensiero che stiate portando il
qi
verso l’alto. Non esiste nemmeno il concetto di versare o spingere
il
qi
all'interno. Le mani sono sempre rivolte verso il corpo.
Bisogna però stare attenti a un punto; alcuni muovono le mani vicino
al corpo, ma quando arrivano davanti al viso tendono a spostare via
le mani per paura di toccarlo. Non va bene se la mano è troppo
lontana dal viso. Bisogna muovere le mani su e giù vicino al viso e
al corpo, fintanto che non tocchino i vestiti. Bisogna assolutamente
seguire queste regole. Durante il percorso con una mano, il modo
giusto richiede che i palmi siano sempre rivolti verso il corpo,
anche per la mano in alto.
Durante il percorso di una sola mano, non dovete pensare soltanto
alla mano in alto, ma anche la mano in basso deve arrivare alla
posizione richiesta, perché il movimento di su e giù è simultaneo.
Le mani devono andare su e giù nello stesso momento e arrivare alla
loro posizione nello stesso momento. Le mani non devono sovrapporsi
davanti al petto, altrimenti il meccanismo sarà in disordine. Le
mani devono muoversi separatamente, ognuna passa sulla propria metà
del corpo. Le braccia devono essere ben diritte, tuttavia non
significa che non siano rilassate. Anche le mani e il corpo sono
rilassati, ma le mani devono essere ben diritte. Dato che il
movimento segue il meccanismo, sentirai che c'è un meccanismo e una
forza che trascina le tue mani a fluttuare in su. Nel percorso a due
mani, bisogna tenerle leggermente separate, ma non troppo distanti.
Dato che l’energia scorre in su, bisogna fare molta attenzione in
questo percorso a due mani. Qualcuno è abituato al metodo di versare
il
qi
prendere il
qi
e riempirsene dalla sommità del capo, perciò tiene sempre i palmi
girati verso il basso, quando si muovono in giù, e li tiene girati
in su quando salgono. Questo non va bene. I palmi sono sempre girati
verso il corpo. Nonostante questo esercizio si chiami il percorso su
e giù, il vero lavoro viene svolto dal meccanismo che ho installato;
è il meccanismo che svolge questa funzione. Non è prevista una guida
mentale, e in tutti e cinque gli esercizi non esistono pensieri al
lavoro. C'è una cosa nel terzo esercizio: prima di iniziare i
movimenti, immaginate di essere un tubo vuoto oppure due tubi vuoti.
Lo scopo è quello di darvi l'idea che l’energia scorra senza
impedimenti. Questo è lo scopo principale. Le mani sono in posizione
del palmo di loto.
Adesso vi spiego come girare il Falun con le mani. Come si fa?
Perché dobbiamo girare il Falun? Dato che l’energia emessa dai
nostri esercizi va inconcepibilmente lontano, fino a raggiungere i
due poli del cosmo. Non abbiamo bisogno di nessuna attività mentale.
Non è simile ad altre pratiche, dove viene fatta la cosiddetta
raccolta del
qi-yang
celeste e del
qi-yin
terrestre, ma tutto si limita all'interno dei confini della Terra.
La nostra pratica consente all’energia di attraversare la Terra, e
di raggiungere i poli dell’universo. La vostra mente non è in grado
di immaginare l'immensità e la distanza dei poli dell'universo – è
semplicemente inconcepibile. Anche mettendoci una giornata per
pensarci, non sarete in grado di immaginare la sua vastità e dove si
trovano i confini dell'universo. Potreste usare tutta la vostra
immaginazione fino all'esaurimento, ma non ci riuscirete. Ma la vera
coltivazione è senza intenzione, per cui non avete bisogno di usare
il pensiero e non dovete preoccuparvene; basta praticare seguendo il
meccanismo. Il mio meccanismo è in grado di svolgere questa
funzione. Durante la pratica, fate attenzione; poiché l’energia
viene espulsa molto lontano, al termine dell’esercizio dobbiamo dare
una spinta al Falun con le mani, in modo che possa raccogliere
l’energia in pochi istanti. È sufficiente girare per quattro volte.
Se lo fai girare per troppe volte, ti verrà un gonfiore alla pancia.
Bisogna farlo girare in senso orario, non valicando i limiti del
corpo, altrimenti sarebbe troppo ampio. Il punto che si trova due
dita sotto ombelico viene usato come il centro dell'asse. I gomiti
devono essere sospesi, le mani e le braccia diritte. I movimenti
devono essere fatti nel modo giusto fin dall’inizio della pratica,
altrimenti il meccanismo verrà deviato.
(4)
Il quarto esercizio
Il quarto esercizio si chiama la “Circolazione Celeste del Falun”.
Abbiamo utilizzato due termini della scuola Buddista e Taoista, così
tutti lo possono capire. In passato era chiamato "Girare il Grande
Falun". Questo esercizio assomiglia in qualche modo alla grande
circolazione celeste della Scuola Taoista, ma le nostre richieste
sono diverse. Il primo esercizio serve per aprire completamente
tutti i meridiani, e il quarto esercizio serve per attivare la loro
circolazione contemporaneamente.
Ci sono meridiani sulla superficie del corpo umano, e ce ne sono
anche all’interno del corpo, su tutti gli strati e negli spazi tra
gli organi interni. Come scorre l’energia? Non si tratta della
circolazione di uno o due meridiani, neppure degli otto meridiani
speciali. Noi prevediamo che tutti i meridiani del corpo umano si
aprano e si attivino contemporaneamente, quindi ciò comporta una
forza molto potente. In altre parole, se dividessimo il nostro corpo
in due parti, la parte davanti come
yin
e la parte dietro
yang,
l’energia scorrerà da una parte all’altra, quindi si tratta della
circolazione da un lato all'altro. Se praticate la Falun Dafa d’ora
in poi, dovete mettere da parte qualsiasi pensiero che avevate in
passato sulla circolazione celeste. La nostra pratica prevede
l’apertura completa e la circolazione contemporanea di tutti i
meridiani. I movimenti sono abbastanza semplici. La posizione
statica richiesta è uguale a quella degli esercizi precedenti, ma
bisogna piegare la schiena in una certa misura. I movimenti seguono
il meccanismo. Esiste questo meccanismo anche negli esercizi
precedenti, bisogna seguirlo. Il meccanismo che vi ho installato
all’esterno del vostro corpo specificamente per questo esercizio non
è comune; si tratta di una fascia di meccanismi in grado di attivare
tutti i meridiani nel vostro corpo, in modo che guidi la
circolazione di tutti i meridiani del vostro corpo. Anche quando non
state praticando, esso li guida a circolare. È in grado di girare
anche in senso contrario, da tutti e due i lati, quindi voi non
avrete bisogno di praticare in continuazione. Dovete praticare
esattamente come vi ho insegnato, senza altri pensieri. Tutto verrà
completato grazie alla guida di questa fascia di meccanismi.
Questo esercizio richiede che l’energia dell’intero corpo debba
scorrere simultaneamente. Messa in altre parole, se il corpo umano
venisse diviso in due parti,
Yin
e
Yang,
l’energia scorrerebbe dalla parte
Yang
alla parte
Yin,
dall’interno all’esterno, da una parte all’altra, in tutte le
centinaia e migliaia di meridiani contemporaneamente. Tutti coloro
che hanno praticato altri tipi di circolazione celeste che prevedano
movimenti dettati dalla mente, oppure concetti simili, una volta
iniziata la pratica della Falun Dafa, devono abbandonarli, perché
quelli sono troppo insignificanti. Aprire uno o due meridiani per
volta è troppo lento, non funziona. Si sa che sulla superficie del
corpo umano esistono meridiani che si intrecciano insieme come le
vene, addirittura ancora più intensamente. Esistono i meridiani in
tutte le dimensioni, in tutti i livelli del corpo, cioè dalla
superficie all'interno più profondo, perfino negli spazi tra gli
organi interni. Quindi nella nostra pratica, il corpo viene diviso
in due parti:
Yin
e
Yang,
l’energia scorre nell'intera parte davanti e dietro allo stesso
tempo; non è più il problema di un meridiano o due. quelli di voi
che hanno praticato altri esercizi di circolazione celeste in
passato, devono sapere che qualsiasi pensiero a riguardo potrebbe
danneggiare la vostra pratica, perciò non dovete conservare quei
pensieri del passato. Anche se con la pratica precedente c’è stata
l’apertura della circolazione celeste, non significa niente, perché
la nostra pratica la supera di gran lunga fin da subito. Noi
prevediamo che tutte le centinaia di meridiani si attivino
contemporaneamente. La posizione in piedi statica non è differente
da quella degli esercizi precedenti; dovete solo piegare la schiena
con una certa angolazione. Durante la pratica, chiediamo che le mani
si muovano seguendo il meccanismo. Proprio come nel terzo esercizio,
le mani fluttuano avanti e indietro seguendo il meccanismo.
Praticando questo esercizio, l'intera circolazione fluttuerà con il
meccanismo.
I movimenti vengono ripetuti per nove volte. Se volete farne di più,
dovete farli diciotto volte, oppure dovete garantire che sia un
numero multiplo di “nove”. Quando arriviamo a un certo livello con
la pratica, non dobbiamo più contare. Perché? Se fate sempre per
nove volte, ripetutamente, il meccanismo si stabilizzerà in modo da
portarvi a sovrapporre automaticamente le mani davanti al basso
addome alla nona volta. Quando praticate a un certo livello, il
meccanismo porterà le vostre mani a sovrapporsi davanti al basso
addome al nono movimento; non avete più bisogno di contare.
Certamente, all’inizio della pratica, il meccanismo non sarà ancora
così forte, per cui non potrete fare a meno di contare.
(5)
Il quinto esercizio
Il quinto esercizio si chiama “Rafforzamento dei poteri
soprannaturali”. Questo esercizio appartiene alla pratica di alto
livello, utilizzato da me in passato nella mia coltivazione. Lo
rendo pubblico senza nessuna modifica, perché non avrò più molto
tempo... ovvero sarà molto difficile che abbia un’altra opportunità
di insegnarvi qualcosa di persona, per cui vi insegno tutto quello
che possiedo completamente, in modo che possiate avere un esercizio
per praticare anche quando raggiungerete un livello molto alto.
Anche i movimenti di questo esercizio non sono difficili, perché la
grande via è estremamente semplice e facile. Non è detto che siano
meglio le cose complicate. Tuttavia, evolve tante cose
controllandole in senso generale. Questo esercizio è piuttosto
difficoltoso e richiede molto sforzo. Perché quando praticate, per
completare questo esercizio, dovete stare con le gambe incrociate a
lungo. Questo esercizio è indipendente. Non è necessario praticare
gli altri quattro prima di fare questo. Certamente tutti i nostri
esercizi sono flessibili: se oggi non avete tempo a sufficienza e
potete fare solo il primo esercizio, allora fate solo il primo.
Potete anche farli seguendo un ordine differente. Se la vostra
agenda di oggi è piena e volete praticare solo il secondo o il terzo
o piuttosto il quarto esercizio, va bene tutto. Se avete più tempo,
potete praticare di più; se avete poco tempo, potete praticare di
meno. È molto flessibile. Quando praticate, rafforzate il meccanismo
che vi ho installato, come pure il Falun e il Dantian (il
campo dell'elisir).
Il quinto esercizio è indipendente ed è composto da tre parti. La
prima parte è formata dai gesti delle mani. Lo scopo dei gesti delle
mani è preparare ed aprire il corpo. I movimenti sono abbastanza
semplici, e sono solo pochi. La seconda parte consiste nel
rafforzare i poteri soprannaturali, ed è composta da poche posizioni
fisse che servono a tirare fuori le capacità soprannaturali e i
poteri divini della Fa di Budda, e per rinforzarli con i palmi
durante la pratica. Per questo motivo il quinto esercizio viene
chiamato il Rafforzamento dei poteri soprannaturali – rafforzare le
capacità soprannaturali. In seguito si entra nello stato di
tranquillità assoluta in meditazione. L'esercizio è composto da
queste tre parti.
Prima di tutto parlerò della meditazione. Ci sono due modi di
incrociare le gambe per la meditazione. Ci sono solo questi due modi
per incrociare le gambe per la coltivazione autentica. Alcuni
sostengono che i modi di incrociare le gambe non sono soltanto due.
Dicono: “Non vedi che ci sono tantissimi modi di incrociare le gambe
nella pratica tantrica?” Vi dico che quelli non sono modi per
incrociare le gambe, ma sono le posizioni e i movimenti della
pratica. Ci sono solo due modi autentici per incrociare le gambe:
uno è la posizione di mezzo loto e l'altro si chiama posizione di
loto completo.
Adesso parliamo della posizione di mezzo loto. Questa è una
posizione di transizione, usata in mancanza di altre scelte, nel
momento in cui non sei in grado di stare nella posizione di loto
completo. La posizione di mezzo loto prevede di mettere una gamba
sotto e l'altra sopra. Seduti in posizione di mezzo loto, molti
sentono un gran dolore alle ossa della caviglia e non riescono a
resistere a lungo. Prima ancora di sentire il dolore alle gambe, non
riescono più a resistere per il dolore alla caviglia. Potete provare
a girare la pianta del piede verso l’alto; l’osso della caviglia si
sposterà indietro. Certamente, anche se vi dico di fare così, non è
certo che ci riuscirete all'inizio. Potete provarci poco alla volta.
Ci sono molte teorie sulla posizione di mezzo loto. Le pratiche
taoiste mirano a raccogliere verso l’interno e mai viceversa, perciò
l’energia viene sempre assorbita e mai rilasciata. Evitano la
perdita di energia. Cosa fanno? Cercano di chiudere i punti di
agopuntura. Quando incrociano le gambe, mettono il punto
Yongquan
di un piede sotto il polpaccio dell'altra gamba e il punto
Yongquan
dell'altro piede sotto la coscia dell'altra gamba. Lo stesso vale
per la posizione
Jieyin.
Usano un pollice per premere il punto
Laogong
dell'altra mano, e usano il punto
Laogong
dell'altra mano per coprire la mano precedente, poi le mani premono
il basso.
L'incrociare le gambe nella nostra Dafa non richiede queste cose. La
coltivazione buddista, qualunque scuola sia, offre la salvezza a
tutti gli esseri senzienti, quindi non c’è preoccupazione per la
dispersione dell'energia. Anche se ci fosse veramente una
dispersione e un consumo di energia, potreste recuperarla con la
pratica, senza fare altri sacrifici. Poiché la vostra
xinxing
ha raggiunto un certo livello, l'energia non verrà persa. Però se
voi vorrete migliorare ulteriormente il livello, allora dovrete
sopportare delle avversità. Quindi l’energia non andrà persa. Non
abbiamo molte richieste per la posizione di mezzo loto, dato che non
richiediamo la posizione di mezzo loto. La nostra pratica prevede la
posizione di doppio loto. Perché ci sono delle persone che non sono
in grado di incrociarle tutte e due, così ho parlato della posizione
di mezzo loto. Se non siete in grado di incrociare due gambe adesso,
potete usare la posizione di mezzo loto, ma gradualmente dovete
riuscire a tirare su anche l’altra gamba. La posizione di mezzo loto
richiede che il piede destro per i maschi stia sotto e il piede
sinistro sopra; il piede sinistro per le femmine sotto e il piede
destro sopra. In realtà, la vera posizione di mezzo loto è molto
difficile, perché richiede le gambe incrociate sulla stessa linea.
Secondo me questa posizione è difficile quanto la posizione di
doppio loto. I piedi devono essere più o meno paralleli. Per
riuscirci bisogna tenere uno spazio tra le gambe e il basso addome,
cosa abbastanza difficile da fare. Questa è la regola generale per
la posizione di mezzo loto, ma non chiediamo questo, perché? Perché
la nostra pratica richiede la posizione di doppio loto.
Adesso parliamo della posizione del doppio loto. Noi chiediamo la
posizione di doppio loto, che significa tirare su la gamba inferiore
dall’esterno, non dall’interno. Questo è incrociare tutte e due le
gambe. Qualcuno le incrocia molto strettamente. Così facendo, le
piante dei piedi sono girate in su e i "cinque centri guardano il
cielo". La vera pratica dei "cinque punti centrali verso il cielo" è
proprio fatta così, la testa, i palmi delle mani e le piante dei
piedi. Generalmente le pratiche buddiste fanno così. Se volete
incrociare le gambe in modo più ampio, potete farlo come vi è
comodo. Alcune persone preferiscono incrociarle in modo ampio. Ma
ciò che chiediamo è la posizione di doppio loto, in modo ampio o
stretto non ha importanza.
La pratica in tranquillità richiede di stare seduti in meditazione a
lungo. Durante la meditazione, non dovrebbero esserci pensieri e non
dovete pensare a niente. Abbiamo detto che la vostra coscienza
principale deve essere consapevole, dato che questo esercizio
coltiva voi stessi, e dovete migliorare in piena consapevolezza.
Come pratichiamo questo esercizio in meditazione? Noi richiediamo a
tutti la consapevolezza che si sta praticando, anche quando vi
trovate in tranquillità profonda. Non è assolutamente permesso che
entriate nello stato di incoscienza. Che tipo di stato specifico
accadrà? Quando sarete entrati in tranquillità profonda, proverete
una sensazione meravigliosa, come se steste seduti dentro un guscio
d’uovo, una sensazione molto piacevole. Sarete consapevoli di stare
praticando, ma sentirete che non riuscite a muovere il corpo. Questo
accadrà sicuramente nella nostra pratica. C'è un altro stato in cui,
dopo un po’ di tempo che state seduti, troverete che le gambe sono
sparite; non capite dove sono finite ed è sparito anche il corpo, le
braccia e le mani; è rimasta solo la testa. Proseguendo ancora con
la pratica, troverete che è sparita anche la testa, è rimasta solo
la mente, una traccia del pensiero che state praticando. Dovete
assolutamente mantenere questa traccia di consapevolezza. È
sufficiente se riusciste a raggiungere questo stato. Perché? Perché
in questo stato, il corpo umano subirà una trasformazione completa.
È lo stato migliore, per questo vi richiediamo di riuscire a entrare
in questo stato. Ma non dovete addormentarvi o perdervi. Se non
riusciste a mantenere quella traccia di consapevolezza, la vostra
pratica sarà vana, perché sarà come se aveste fatto un sonnellino al
posto di praticare. Dopo aver terminato la pratica, congiungete le
mani in posizione
Heshi,
uscite dallo stato di tranquillità profonda e l’esercizio è
terminato.